Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

Pechino compra ancora, prosegue la corsa dell’oro

Pubblicato 08.04.2024, 09:42
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

A marzo la banca centrale cinese ha comprato lingotti per il 17esimo mese consecutivo e il metallo giallo segna un nuovo record a 2.340 dollari. Cresce la ricerca di investimenti-rifugio a fronte dell’acuirsi della crisi in Medio Oriente

Da metà febbraio quotazioni in rialzo del 17%

Non si attenua la forza dell’oro che continua a salire dopo avere segnato venerdì scorso il record dei 2.330 dollari l’oncia, nonostante i dati sull’andamento del mercato del lavoro in Usa a marzo, migliori delle attese, facciano pensare che la Fed potrebbe rinviare ulteriormente il primo taglio dei tassi di interesse. Come è noto, oro e tassi di interesse si muovono abitualmente in senso opposto, per cui un calo dei tassi in America potrebbe dare nuova spinta al metallo giallo, che peraltro sale di buon passo anche senza l’aiuto della politica monetaria Usa.
Da metà febbraio l'oro è salito di oltre il 17% e almeno una parte dei guadagni è stata alimentata dall'ottimismo per il fatto che la Fed si stava avvicinando al taglio dei tassi. Anche la domanda delle banche centrali è stata un fattore determinante. Ieri la People's Bank of China, la banca centrale cinese, ha reso noto di avere acquistato ancora lingotti durante il mese di marzo.

Un rialzo che non frena se cambia la prospettiva dei tassi 


Dopo i dati sull’occupazione in Usa di venerdì (sono stati creati a marzo 303.000 nuovi posti di lavoro, contro i 214.000 previsti), il prossimo appuntamento per i trader del metallo giallo sarà  con i dati sull'inflazione di marzo negli Stati Uniti, previsti per mercoledì, dati preziosi per prevedere le prossime mosse della Fed.
Ma il forte rialzo dell’oro di settimana scorsa è stato spinto anche dalle preoccupazioni per il peggioramento della situazione in Medio Oriente.  Si teme la risposta dell’Iran dopo l’attacco condotto presumibilmente dagli israeliani contro il suo consolato in Siria, mentre Hezbollah ha avvertito di essere pronto alla guerra. L'oro tende a beneficiare dell'aumento della domanda di beni rifugio nei periodi di maggiore rischio geopolitico.

Dal 2022 Pechino continua a comprare


Stamattina l’oro ha segnato il nuovo record a 2.340 dollari l’oncia. Secondo i dati ufficiali pubblicati domenica, a marzo la quantità di oro detenuto dalla Banca Popolare Cinese è aumentata dello 0,2% a 72,74 milioni di once. Si tratta dell'aumento più contenuto nella serie di acquisti mensili iniziata nel novembre 2022.
E’ dal 2022 che gli acquisti delle banche centrali stanno contribuendo in modo significativo alla crescita delle quotazioni dell’oro.
Secondo il World Gold Council, le banche centrali mondiali, guidate da Cina e India, hanno continuato ad aumentare le loro riserve auree a febbraio, segnando il nono mese consecutivo di crescita. Tuttavia, il dato di febbraio ha registrato un calo del 58% rispetto al mese precedente, dovuto in parte a un maggior volume di vendite.
A marzo le riserve ufficiali della Cina sono salite ai massimi da novembre 2015. Le riserve valutarie del Paese sono salite a 3.245 miliardi di dollari, il valore più alto dal dicembre 2021, in quanto la banca centrale mira a mantenere stabili le disponibilità per contrastare i rischi. Rispetto a un anno prima le riserve sono aumentate dell'1,9%.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.