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Peloton, ecco chi compra le azioni dopo la caduta

Pubblicato 02.09.2021, 08:26
Aggiornato 05.03.2021, 16:55

Dopo l’annuncio di un calo della redditività, nelle ultime cinque sedute la società delle apparecchiature per fitness indoor ha perso il 12%. Inoltre il Dipartimento di Giustizia e la Sec hanno aperto un’inchiesta. Tutto questo non ferma gli acquisti di Bofa e di Cathie Wood.

Il trimestre attualmente in corso registrerà una perdita record di 285 milioni.

Dopo una settimana disastrosa, il titolo Peloton (NASDAQ:PTON) torna nel mirino degli investitori che si interrogano se il prezzo attuale di 100 dollari (-35% dall’inizio dell’anno) sconti ormai tutte le notizie negative emerse negli ultimi mesi e la società delle apparecchiature per fitness indoor sia quindi diventata un’interessante opportunità d’acquisto.

Nelle ultime cinque sedute Peloton, quotata al Nasdaq, ha perso il 12% e la market cap si è ridotta a 30,5 miliardi di dollari. Le débâcle è iniziata giovedì scorso, 26 agosto, quando la società ha annunciato i conti del secondo trimestre, chiuso con ricavi in crescita del 54% a 936 milioni di dollari. La notizia davvero brutta è stato l’annuncio che il trimestre attualmente in corso registrerà ricavi pari ad appena 800 milioni e, soprattutto, una perdita di 285 milioni di dollari. Da notare che per l’intero anno 2021 il consensus degli analisti prevedeva una perdita di 189 milioni di dollari. Il drastico calo della redditività è dovuta alla decisione di abbassare il prezzo di vendita delle cyclette e all’aumento dei costi di produzione (pesano i componenti come i chip).

Inoltre, il peggioramento dei conti riflette i guai che l’azienda ha avuto con uno dei suoi prodotti di punta, il tapis roulant per fare esercizio fra le mura domestiche. La società newyorchese realizza l’80% dei ricavi con la vendita di cyclette e tapis roulant dotati di connessione internet, touch-screen e altoparlanti, per consentire agli utilizzatori di partecipare a distanza ai corsi diffusi in streaming. Nel periodo del lockdown il business di Peloton ha avuto uno straordinario boom, e il marchio è diventato famoso grazie anche alla popolarità di alcuni suoi istruttori di fitness, personaggi molto noti sui media e sui social come Robin Arzon, Alex Toussaint e Jess King. Il restante 20% dei ricavi è frutto degli abbonamenti ai corsi in streaming, che comprendono anche lezioni di yoga e di meditazione.

Azienda sotto inchiesta dopo la morte di un bambino risucchiato dal tapis roulant.

Peloton è approdata due anni fa sul mercato azionario (settembre 2019) a 26 dollari. L’azione quota adesso 100 dollari, il 40% in meno rispetto al picco di 170 dollari segnato a metà gennaio. Da gennaio il titolo ha registrato bruschi saliscendi. Il 6 maggio è crollata a un minimo di 80 dollari dopo l’annuncio che la società avrebbe sospeso momentaneamente la vendita dei tapis roulant e richiamato quelli già venduti per verifiche sulla sicurezza del prodotto. Una scelta così drastica si era resa necessaria dopo la serie di denunce per incidenti avvenuti durante l’utilizzo delle apparecchiature e addirittura, per la morte di un bambino.

Adesso l’azienda è finita sotto inchiesta anche da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, del Dipartimento di Sicurezza Nazionale e della Sec che hanno citato in giudizio Peloton per la mancata trasparenza nelle comunicazioni ufficiali su questi incidenti.

Quotazioni Peloton, un anno vissuto pericolosamente.

Questo insieme di notizie tutt’altro che rassicuranti non ha impedito a Bank of America (NYSE:BAC) di alzare il suo giudizio da Neutral a Buy lo scorso 27 agosto, il giorno dopo l’annuncio dei conti. BofA ha anche alzato il target price a 138 dollari da 135 dollari. Su 29 analisti che seguono il titolo, 22 consigliano di comprare le azioni, cinque hanno una raccomandazione Neutral e due consigliano di vendere. La media dei target price è 130 dollari. Fra i broker più negativi c’è Ubs, che il 30 agosto ha confermato il precedente giudizio Sell, abbassando il target price a 70 dollari da 74.

Il consensus prevede un Cagr dei ricavi del 37% da qui al 2024.

In una nota ai clienti, Bofa spiega che il calo dell’azione (venerdì 27 agosto ha perso l’8,5%) è dovuto al taglio dei prezzi delle cyclette e alla conseguente riduzione dei margini. Però, secondo il broker, la schiera di nuovi clienti che nei prossimi anni acquisteranno i prodotti Peloton attratti dai prezzi ribassati, e il conseguente aumento degli abbonamento alle lezioni in streaming, sono più importanti del calo immediato dei margini.

Per Peloton il consensus degli analisti prevede quest’anno 4 miliardi di dollari di ricavi, più che raddoppiati rispetto al 2020, e una crescita media annua (CAGR) del 37% da qui al 2024, quando i ricavi raggiungeranno quota 8,5 miliardi di dollari e finalmente la società chiuderà il suo primo bilancio in utile (70 milioni). Nei tre anni dal 2021 al 2023 Peloton dovrebbe accumulare perdite nette per oltre 1 miliardo di dollari, bruciando così quasi tutta la liquidità raccolta con l’Ipo e con precedenti round di finanziamento. Alla fine di quest’anno Peloton dovrebbe avere una posizione finanziaria netta positiva per 1,6 miliardi di dollari.

Fra chi segue i consigli di Bofa c’è Cathie Wood, l’investitrice a capo dei fondi Ark. Lunedì scorso l’Etf Ark Next Generation Internet ha acquistato 115mila azioni Peloton, aumentando la sua posizione a un totale di 1,7 milioni di azioni.

Ultimi commenti

a prescindere dell azione lei ha spiegato bene e fatto giusti riferimenti e richiami di dati. complimenti e grazie
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