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Perché Warren Buffett ha appena venduto 21 miliardi di dollari in azioni Apple?

Pubblicato 30.05.2024, 11:32
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Berkshire Hathaway aveva acquistato le sue prime azioni Apple (NASDAQ:AAPL) nel 2016, accumulando nel tempo una posizione del valore di 200 miliardi di dollari.

Nel primo trimestre 2024, Berkshire ha venduto oltre 116 milioni di azioni Apple, per un valore stimato di oltre 21 miliardi di dollari.

Questo ha ridotto l'investimento in azioni Apple, che costituiva oltre il 50% del portafoglio di Berkshire, al 40%. Quando Berkshire iniziò ad acquistare azioni Apple nel 2016, Apple era stata drasticamente sottovalutata dal mercato nonostante la sua rapida crescita.

La crescita di Apple negli ultimi dieci anni è stata impressionante e il guadagno di Warren Buffett è stato enorme: il prezzo di acquisto medio stimato era di 39,62 dollari per azione, mentre il prezzo medio delle azioni Apple nel primo trimestre 2024 è stato di 182 dollari, quindi il profitto di Buffett è stato del 359% in otto anni.

Perché Warren Buffett ha venduto una quota così importante di azioni Apple?



Uno dei motivi principali per cui Berkshire Hathaway ha venduto è l'attuale aliquota fiscale sulle società, fissata al 21%.
Questo significa che Berkshire Hathaway ha realizzato un profitto netto di 142,38 dollari per azione, con il governo degli Stati Uniti che ha incassato solo 29,90 dollari per azione.

All'incontro annuale del Berkshire Hathaway, Buffett ha sottolineato che questa aliquota fiscale è molto favorevole, soprattutto rispetto ai tempi in cui era al 35% o addirittura al 52%.

La scelta di Berkshire Hathaway di vendere ora può derivare dal timore di un imminente aumento delle tasse.

L’amministrazione Biden ha già proposto di aumentare l’aliquota dell’imposta sulle società al 28%, il che dà a Berkshire Hathaway il tempo necessario per realizzare ulteriori guadagni.

Valutazione e Concorrenti

A metà del 2022, le entrate di Apple hanno raggiunto il picco e hanno iniziato a diminuire.

Fatturato e profitti di Apple da Investing Pro+

Nonostante ciò, Apple ha mantenuto una valutazione ultra premium. Le azioni Apple quotano quasi 30 volte il P/E forward, risultando a premio rispetto ad altre grandi aziende tecnologiche con posizioni dominate, come Meta Platforms (23 volte P/E forward) e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (24 volte P/E forward).


Riferimento performance vs Valutazione tra Apple, Meta e Alphabet, da Investing Pro+

Cosa dicono gli indicatori fondamentali di bilancio?



Gli iPhone continuano a generare la maggior parte dei ricavi di Apple. Nel suo primo trimestre fiscale, terminato il 31 dicembre 2023, gli iPhone hanno rappresentato il 58% dei ricavi dell’azienda.

Le vendite trimestrali dell'iPhone di Apple sono state pari a 69,7 miliardi di dollari, in crescita del 6% rispetto a un anno fa.
Questa crescita è piuttosto bassa, considerando che Apple ha rilasciato un nuovo modello di iPhone a fine settembre, un evento che generalmente guida una crescita significativa.

L’iPhone deve affrontare una concorrenza sempre più forte, anche da parte dei modelli a basso costo dei produttori cinesi, infatti le vendite di Apple in Cina sono diminuite del 12,9% a 20,8 miliardi di dollari.

Inoltre, un recente report della società di ricerca Consumer Intelligence Research Partners ha mostrato che la percentuale di nuove attivazioni di iPhone ha continuato a diminuire anche negli Stati Uniti, scendendo al 33% nel periodo di 12 mesi terminato a marzo, rispetto al 40% di un paio di anni fa.

Rischi Regolatori e Prospettive Future


Il governo degli Stati Uniti sostiene che il monopolio dell'iPhone di Apple sugli smartphone include comportamenti che rendono difficile per le persone cambiare telefono e impediscono lo sviluppo di app e altri elementi relativi ai giochi.

Anche se le decisioni future dell’Antitrust non saranno estremamente drastiche, qualsiasi decisione o accordo potrebbe influenzare la solida attività di servizi di Apple, che include l'App Store, i servizi di pagamento come Apple Pay e i servizi basati su abbonamento.

Le vendite dei servizi sono cresciute dell'11,3% nel primo trimestre, raggiungendo i 23,1 miliardi di dollari, con un margine lordo di circa il 70%, circa il doppio rispetto a quello delle vendite dei suoi prodotti.

Un’altra incognita deriva dal successo del Vision Pro, messo in commercio negli Stati Uniti all'inizio di quest'anno.
Vision Pro ha un prezzo di 3.500 dollari e deve affrontare la concorrenza di altri prodotti simili, venduti a prezzi decisamente inferiori, come il dispositivo Quest di Meta Platforms.

Le azioni di Apple sono scese del 12% quest'anno, rispetto al guadagno del 10% dell'S&P 500. Con l'intensificarsi della concorrenza per il suo prodotto principale, l'iPhone, i rischi dell'indagine governativa e le incognite del nuovo prodotto, la valutazione delle azioni Apple potrebbe sgonfiarsi ulteriormente.

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