Gli investitori del settore della cannabis da entrambi i lati del confine Canada-USA potrebbero rivolgere la propria attenzione ai numerosi report sugli utili previsti questa settimana, con i dettagli che potrebbero indicare un significativo cambio di direzione del settore sul breve e sul medio termine.
La maggior parte dell’attenzione finora è stata rivolta alle compagnie di marijuana più grandi. E, ad eccezione di Tilray, si tratta di compagnie perlopiù canadesi. Hanno tutte catturato il sostegno degli investitori poiché operano nel primo mercato legale a livello nazionale. Ma molte di esse hanno assistito ad un calo del prezzo delle loro azioni - soprattutto da aprile in poi - per via delle perdite significative registrate.
Questa settimana, tuttavia, con numerosi piccoli coltivatori di cannabis USA che pubblicheranno gli ultimi utili trimestrali, i riflettori sugli operatori minori potrebbero mettere in luce un nuovo trend. Non si prevedono profitti da nessuno di loro ma sarà interessante vedere se offriranno previsioni che comprendano una tempistica della redditività prevista. Questo segnale, soprattutto se lanciato da più di una manciata di compagnie, potrebbe essere un indicatore significativo che incoraggerà gli investitori a deviare grosse somme di capitale verso compagnie di cannabis negli Stati Uniti e ad infondere il necessario capitale ai coltivatori minori di marijuana.
Tempistica della redditività
Anche il netto contrasto sulla tempistica della redditività tra le compagnie di cannabis dai lati opposti del confine Canada-USA potrebbe sconvolgere il settore. Un ritardo nel raggiungimento della redditività da parte dei pezzi grossi in Canada potrebbe rivelarsi un’opportunità per gli operatori più piccoli negli Stati Uniti. La tempistica insieme all’impazienza potrebbe diventare la combinazione che innescherà il cambiamento.
E la scena potrebbe essere già pronta. Basta vedere cosa è successo ieri. Constellation Brands (NYSE:STZ) ha annunciato che registrerà la perdita record di 54,8 milioni di dollari USA nel trimestre attuale per via del suo investimento multimiliardario su Canopy Growth (NYSE:CGC), (TSX:WEED), la compagnia di cannabis più grande del mondo, con sede in Canada.
Il produttore della birra Corona ha fatto l’annuncio nell’ambito di un comunicato normativo sulla scia di una dichiarazione resa dall’amministratore delegato di Canopy Mark Zekulin, secondo cui il coltivatore di cannabis non sarà redditizio per altri 3-5 anni.
Nel novembre 2018, Constellation ha investito 4 miliardi di dollari USA (5,3 miliardi di dollari canadesi) su Canopy, guadagnando una partecipazione del 56% nella compagnia. Cercava di capitalizzare sul settore legalizzato. Ma i profitti non sono arrivati.
A giugno, i dirigenti di Constellation non hanno esitato a dire agli analisti di non essere soddisfatti delle crescenti perdite di Canopy. Queste dichiarazioni sono poi state rapidamente seguite dal licenziamento di Bruce Linton, fondatore ed amministratore delegato di Canopy.
L’impazienza pesa sul settore
Questa impazienza ha avuto impatto sull’intero settore. Sta anche facendo sorgere delle domande. Le compagnie più piccole potrebbero essere più svelte e soddisfare le aspettative degli investitori sulla redditività?
Solo il tempo, ovviamente, potrà dirlo. Ma per ora seguiamo i comunicati sulle previsioni.
Cosa seguire
Le compagnie di cannabis USA che pubblicheranno i report questa settimana comprendono uno dei principali operatori americani: Curaleaf Holdings (OTC:CURLF).
Con sede a Wakefield, Massachusetts, Curaleaf si focalizza sulle componenti terapeutiche e per il benessere dell’uso della marijuana. Con una capitalizzazione di mercato da 2,98 miliardi di dollari USA, opera in 12 stati, tra cui Florida, New York, New Jersey e Massachusetts; possiede 44 dispensari, 12 strutture di coltivazione ed 11 siti di lavorazione. Rivelerà i suoi risultati del secondo trimestre dopo la campanella di chiusura oggi.
Prima dell’apertura dei mercati è atteso invece il report di iAnthus Capital Holdings (OTC:ITHUF). La compagnia di New York, non un grosso operatore del settore, possiede e gestisce strutture di coltivazione e lavorazione della cannabis in varie zone degli Stati Uniti, compresi 23 dispensari in Florida, Arizona, New York, Vermont e New Mexico. Ha una capitalizzazione di mercato di 437,44 dollari USA.
Domani, Green Thumb Industries (OTC:GTBIF) pubblicherà i risultati del secondo trimestre dopo la chiusura dei mercati. Il distributore di cannabis con sede a Chicago con una capitalizzazione di mercato da 1,01 miliardi di dollari USA ieri ha annunciato l’acquisto da 59,6 milioni di dollari USA in contanti ed azioni di Fiorello Pharmaceuticals, una delle sole 10 compagnie ad essere state approvate per la cannabis terapeutica a New York. Green Thumb possiede inoltre il marchio di cannabis di lusso Beboe. È scambiato sul mercato OTC a New York col simbolo GTBIF e sulla Canadian Securities Exchange come Green Thumb Industries (CSE:GTII).
Il 29 agosto, Planet 13 Holdings Inc (OTC:PLNHF) e Harborside Inc (CSE:HBOR) pubblicheranno i report dopo la chiusura dei mercati.
Planet 13 è una compagnia relativamente piccola, con una capitalizzazione di mercato da 249,47 milioni di dollari USA. Gestisce il negozio di cannabis più grande del mondo a Las Vegas. La californiana Harborside, con una capitalizzazione di mercato di 34,2 milioni di dollari canadesi (25,8 milioni di dollari USA) è stata fondata nel 2006 ed ha ottenuto una delle prime sei licenze per cannabis terapeutica degli Stati Uniti. Ha anche effettuato la prima vendita legale di cannabis in California. Ha debuttato in borsa a giugno, con scambi sul CSX (NASDAQ:CSX) a Toronto col simbolo HBOR.