Il compenso annuo complessivo scende a 30 milioni di dollari
La cattiva performance di Borsa del 2022 di Bank of America (NYSE:BAC) è costata al Ceo Brian Moynihan un taglio allo stipendio da 2 milioni di dollari. Venerdì 3 febbraio il board della seconda banca americana per impieghi ha annunciato di avere approvato una riduzione del 6,3% alla remunerazione del 2022 del suo top manager, che riceverà complessivamente un compenso da 30 milioni di dollari, rispetto ai 32 milioni dell’anno precedente.
Il board ha riconosciuto i successi riportati dalla banca nel 2022, un anno di particolare incertezza, chiuso con profitti per 27,5 miliardi di dollari, una cifra che rappresenta per dimensioni il terzo maggior utile mai realizzato nella storia di Bank of America, ma che è più bassa del 15% rispetto all’utile del 2021. Inoltre nel corso dell’anno l’azione è scesa del 26%.
Performance a 12 mesi delle grandi banche Usa
La scorsa settimana anche altre grandi banche americane hanno annunciato riduzioni dei pacchetti remunerativi complessivi dei loro Ceo: David Solomon, Chief executive officer di Goldman Sachs (NYSE:GS), si è visto tagliare il compenso del 30% a 25 milioni di dollari, James Gorman di Morgan Stanley (NYSE:MS) ha subito una sforbiciata della remunerazione del 10% a 31,5 milioni di dollari. Nessuna riduzione di stipendio, invece, per Jamie Dimon, Ceo di JP Morgan (NYSE:JPM), che ha visto confermato il proprio pacchetto a 34,5 milioni di dollari.
Confermati gli incentivi per i dipendenti meritevoli
Tornando a Bank of America, la remunerazione di Moynihan per il 2022 è composta da 1,5 milioni di dollari di stipendi e da 28,5 milioni di premi e incentivi in azioni. L’anno precedente, quando l’utile era balzato dell’85% arrivando alla cifra record di 30,5 miliardi di dollari, il board non aveva esitato a premiare il manager alzandogli il pacchetto retributivo del 31%.
Pur essendo impegnata in un piano di riduzione dei costi, Bank of America sta cercando di mantenere una politica di incentivi verso i dipendenti più meritevoli per evitare che passino a banche concorrenti. Quest'anno l'azienda sta assegnando un pool di azioni vincolate ai dipendenti che guadagnano fino a 500.000 dollari: si tratta del sesto anno in cui la banca ha versato tali premi, che ora ammontano a più di 4 miliardi di dollari.
Dopo la caduta nel 2022, l’azione Bank of America è salita nel mese di gennaio dell’8,7%, con una performance inferiore all’indice americano S&P Banks (+12%).
I multipli delle grandi banche Usa
Ai prezzi attuali Bank of America capitalizza 292 miliardi di dollari e mostra multipli decisamente non cari, con un P/E 2023 di 10,4 volte e un price-to-book di 1,10 volte che la rendono la più conveniente fra le grandi banche Usa.
Bank of America concede prestiti principalmente a una clientela benestante che dovrebbe resistere meglio a un rallentamento economico. A fine dicembre Mike Mayo, analista di Wells Fargo (NYSE:WFC) Securities, ha nominato Bank of America top pick con un obiettivo di prezzo di 52 dollari: “Nei tre decenni in cui ho seguito il settore, raramente ho visto i fondamentali migliorare come nel caso di Bank of America, mentre il titolo si è comportato così male. Bank of America ha ridotto il rischio di bilancio più di qualsiasi altra grande banca ed è più pronta alla recessione che in qualsiasi altro momento dell'ultimo mezzo secolo”.
Market Screener conta 26 analisti che coprono Bank of America e di questi 13 consigliano di comprare l’azione. La media dei target price è 40 dollari, un obiettivo di prezzo che implica la previsione di un rialzo dell’11% nei prossimi 12 mesi.