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Piani di accumulo: ecco cosa aspettarsi in 4 scenari diversi d'investimento

Pubblicato 23.11.2023, 08:16
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

A grande richiesta, ho deciso oggi di fare un’analisi molto particolare, sperando possa essere di vostro gradimento. In particolare, utilizzando come strategia quella dei piani di accumulo, ho inserito un calcolo effettuato su un versamento mensile di 200 euro, su orizzonte temporale di 10 anni (per quanto mi riguarda un orizzonte minimo per chi sta considerando il PAC) e come asset sottostante l’indice S&P 500.

Vedremo oggi 4 scenari diversi, utilizzando il caso di Antonio (nome di fantasia) ovvero:

  1. Crash scenario: (1999 – 2009) Antonio è l’investitore più sfigato della terra, non solo perché si prende la decade peggiore della storia dei mercati, ma perché la conclusione del suo Piano di accumulo avviene dopo un -50% dei mercati azionari, e proprio a marzo 2009, nel punto più basso in assoluto
  2. Worst scenario: (2010 – 2020) Antonio è sempre sfortunato, ma un po' meno, il problema è che anche qui ha un timing da gatto nero che attraversa la strada, perché il suo Piano di accumulo termina a marzo 2020, ovvero anche qui proprio nel punto di minimo del Periodo Covid, con i mercati a -35% (se avesse aspettato solo un mese in più mannaggia….)
  3. Base Scenario: (2013 – 2023) Antonio in questa terza casistica inizia ad essere finalmente un “normale investitore”, ovvero vive di alti e bassi (prende in fatti verso il settimo anno di PAC un -35% da periodo Covid, ed anche il Bear Market del 2022, cose che capitano)
  4. Best Scenario: (2007 – 2017) Antonio qui prende una delle situazioni migliori in assoluto per chi inizia un Piano di accumulo, un bel crollo iniziale (crisi subprime) e poi un mercato rialzista duraturo
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Vediamo quindi i risultati di Antonio nei 4 scenari…

Vi ricordo che potete seguirmi all’interno del mio Canale Telegram dove tratto argomenti legati al tema investimenti su base giornaliera.

CRASH SCENARIO

Nello scenario peggiore della storia, Antonio conclude il suo Piano di accumulo con una perdita del 32.32%. Certo, considerato quello che ha appena vissuto (mercati a -50/55%), forse è pure sollevato. In ogni caso, potrà decidere di attendere ancora 1-2 anni vista la situazione, ma probabilmente non lo farà, spaventato e sicuro del fatto che “sui mercati non si guadagna mai”, vai a spiegargli quanta sfortuna ha avuto a livello statistico.

Fonte: FIDA WS

WORST SCENARIO

Qui tutto sommato va molto bene alla fine, ma ti resta quell’amaro in bocca di chi all’ultimo minuto subìsce il gol e perde la partita, perché “proprio” alla fine mi arriva un -35% in faccia. E’ il Pac dei rimpianti, ma tutto sommato del sollievo (poteva andare peggio, faccio comunque un ottimo risultato, con un +65.33%)

Fonte: FIDA WS

BASE SCENARIO

Finalmente Antonio vive la normalità dell’investitore, certo vive tra alti e bassi, ma tutto sommato i mercati fanno i mercati, e quindi continuando a seguire rigidamente il suo piano ne esce comunque soddisfatto, con il suo quasi +85%. Certo, è passato per il crollo del Covid ed il Bear Market 2022, ma alla fine la strategia e la costanza hanno pagato, bravo Antonio!

Fonte: FIDA WS

BEST SCENARIO

Antonio è uno degli investitori più fortunati del mondo! Poco dopo aver iniziato ad accantonare il suo Piano di accumulo, rende il crollo della crisi Subprime, uno dei peggiori della storia. Essendo agli inizi del suo investimento, ciò è semplicemente fantastico, perché compra più quote a prezzi stracciati quando il montante è ancora ridotto. Concluderà il suo piano avendo più che raddoppiato il suo capitale (+113% il risultato finale), pensando “Hei, quasi quasi ne faccio un altro”, in bocca al lupo Antonio!

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Fonte: FIDA WS

CONCLUSIONI

  • I range di rendimento sono andati da un -32% (caso catastrofico) ad un +113%
  • In 3 casi su 4, anche in scenari veramente pessimi, si guadagnano soldi
  • L’orizzonte temporale di 10 anni consente di gestire anche i casi difficili
  • Il mercato azionario è ciò che premette nel lungo termine di ottenere performance
  • Il mercato azionario è USA/WORLD, non Italia, che vale meno dell’1% del mercato globale

Altre conclusioni? Scrivetele nei commenti, alla prossima e…viva Antonio!

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Ultimi commenti

Sarebbe stato interessante confrontarlo anche con un PIC buy and hold
In tutti gli scenari è l'avidità che ha giocato a sfavore dal momento che ci sono stati momenti in cui stava guadagnando oltre il 40% ed invece di accontentarsi ha pensato che niente e nessuno potessero portargli via quei guadagni. È l'informazione finanziaria che purtroppo è sbagliata e le persone come l'autore di questo articolo contribuiscono a creare disinformazione.
l'avidità??? ma di cosa stai parlando? qui ti spiega solo che se fai un pac 3 volte su 4 hai un ritorno anche se ci sono scenari negativi come il COVID è storia reale. nel primo caso dove perde un 35% ha preso un lasso di tempo storico e realmente accaduto dove il soggetto della narrazione compra ai massimi e vende ai minimi... cosa c'entra l'avidità con la storia reale e esempi reali.
Con un 2-3%.di commissioni e il 26% eventuale sulla plusvalenza fa propendere piuttosto nell'investire quel che si può per i fondi pensionistici privati e il resto in buoni postali o qualsiasi titolo a caso che renda almeno un 3% annuo...
Fondi pensione e buoni postali invece di un pac azionario a lungo termine? Ti faccio tanti tanti auguri, ne hai davvero bisogno....
anche a suono, preferisci investire in attività o passività? perché di questo si tratta. Le attività, a livello aggregato, devono rendere più delle passività, sennò bye bye mondo
Bravo Francesco, sei una persona molto competente e riesci a farti capire e apprezzare anche da chi non ha le tue conoscenze in campo economico. Continua così!
Bravo. Aggiungerei di cogliere i crolli come opportunità per versamenti spot in aggiunta al PAC.
questo calcolato se comprassi esattamente l' indice. In pratica devo però comprare ETF Indicizzati (es Ishare o Vanguard) che però generano rendimenti significativamente diversi dall' incice e fra loro.
ma perché dovrebbero generare rendimenti diversi dall indice, se sono etf passivi che lo replicano?
vorrei capirlo anch'io. di fatto non è così controlla su investing periodo 5 anni e vedi. non so perché F Casarella non mi ha mai risposto su questo punto
non mi risulta. tra l'altro hai citato due etf che hanno commissioni annue pari allo 0,07%, quindi in dieci anni .........
comunque una fregatura i pac
I pac sono il migliore investimento possibile sulla faccia della terra.
dipende dove fai il PAC se su ETF o fondi attivi. 🤣
Ho sempre considerato il mio pac senza un termine di scadenza
speriamo bene in questj 2 anni un disastro i fondi obbligazioni e'la polizz vita con fondi 🫣🫣
Sei Forte, come sempre
analisi interessante ma sfortunatamente non tiene in considerazione i costi che possono anche azzerare i guadagni teorici. se il sig. Casarella conosce un metodo per investire a costo zero sarei molto grato di poterlo sapere.
Se lo seguite, in ogni suo articolo consiglia di investire in ETF. Gli ETF per loro struttura a gestione passiva hanno costi irrisori, alcuni sull’S&P arrivano allo 0,03% annuo. Il PAC su broker come Directa è gratuito su una vasta selezione di ETF. Pagherai le tasse in uscita sulla plusvalenza, ma se fai plusvalenza vuol dire che hai guadagnato.Non è scienza missilistica 🤣
 il mio era un commento (che è stato cancellato) in risposta di Umberto che proponeva un fondo di gestione e assicurativo. In quel caso i costi di gestione incidono eccome, fai simulazioni con un ter da 0,1% o 0,2% degli etf contro un ter del 3-4% di un fondo di gestione. Quello che non incide è il costo del pac, 200e su 100k sn briciole, il costo di gestione è sul capitale. 4% su 100% sn 4k all'anno....
bisogna investire direttamemte. A mo’ di Pac ma fatto in proprio, senza pagare fees di gestione, solo commissioni d’acquisto o gestione a costo basso degli etf. Qui non posso tecnicamente farlo ma il 3-4% di fees costanti azzerano il 75% della performance… basta fare una simulazione con un foglio di calcolo per verificarlo. C’è anche un famoso studio di mediobanca di una quindicina di anni fa che lo dimostra ampiamente. Sopratutto se si usano fondi bilanciati. É un bagno di sangue non saper investire in proprio. La tassa sull’ignoranza finanaziaria (ció che si paga in fees all’industria del denaro) è pesantissima. Uccide ogni velleità di arricchimento che nel lungo periodo è cosa certa invece.
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