Oggi gli analisti vedono un potenziale di rialzo del 150%
Pur essendo considerata una delle società più promettenti nel campo dell’idrogeno, le azioni di Plug Power non hanno schivato la discesa del mercato azionario e si avviano a chiudere il 2022 con un ribasso del 59%. L’andamento delle quotazioni non scoraggia gli analisti che continuano a vedere importanti prospettive a medio termine per la società che ha sede a Latham, cittadina dello Stato di New York, 260 chilometri a Nord di Manhattan. Su 31 analisti che coprono Plug Power, 23 raccomandano di comprare le azioni (Buy o Outperform) e la media dei target price è 29 dollari, un obiettivo di prezzo più alto del 153% rispetto al prezzo di chiusura di martedì 27 dicembre, pari a 11,72 dollari.
L’ultimo grande broker a saltare sul carro di Plug Power è stata Ubs che il 14 dicembre scorso ha avviato la copertura con raccomandazione Buy e target price a 26 dollari. Manav Gupta, analista di Ubs, ha scritto che Plug Power punta a diventare un'azienda leader nel mercato dell'energia da idrogeno, valutato in 10.000 miliardi di dollari entro il 2030.
Nel 2022 crescita dei ricavi del 64%.
L’attività principale della società consiste nella produzione di idrogeno e di celle a combustibile con cui sostituire le batterie al litio (o le vecchie batterie al piombo) nei veicoli elettrici. Inoltre Plug Power ha un’attività di impiantistica per realizzare e vendere elettrolizzatori, gli impianti per produrre idrogeno.
Nel terzo trimestre 2022 la società ha registrato una crescita dei ricavi del 31% sullo stesso periodo dell’anno precedente arrivando a 188,6 milioni di dollari. L’incremento sul trimestre precedente è stato del 25%.
Il consensus degli analisti si aspetta che l’intero 2022 si chiuda con una crescita dei ricavi del 64% a 825 milioni di dollari e una perdita di 460 milioni. L’ultima riga del bilancio resta il punto dolente di questa società, che ha chiuso in rosso tutti gli esercizi dal 2017 al 2021 accumulando in cinque anni una perdita complessiva di 1,3 miliardi di dollari.
Il game changer: l’incentivo fiscale per l’idrogeno verde.
Dopo i forti incentivi decisi dal governo americano all’utilizzo dell’idrogeno, nessun analista pensa che le perdite siano un elemento discriminante per valutare Plug Power: quello che conta è la prospettiva di crescita.
Per il 2023 l'azienda prevede un fatturato di 1,4 miliardi di dollari (+69%) e una continua espansione dei margini. L'azienda ha inoltre confermato le sue previsioni di fatturato a lungo termine di 5 miliardi di dollari per il 2026 e di 20 miliardi di dollari per il 2030.
Manav Gupta, l’analista di Ubs, ritiene che l’incentivo fiscale sulla produzione di idrogeno verde recentemente approvato negli Stati Uniti (un credito d'imposta di 3 dollari per kg di idrogeno) rappresenti un “game changer”, un cambiamento radicale delle regole del gioco. Con questo vantaggio l’idrogeno verde (prodotto da eletrolizzatori alimentati con energia rinnovabile) diventa più conveniente dell’idrogeno grigio, quello prodotto dal metano che ha lo svantaggio di immettere nell’atmosfera molta CO2. Gupta vede in prospettiva una forte crescita dei ricavi di Plug Power per le vendite di elettrolizzatori, che nel 2025 potrebbero arrivare a valere 900 milioni di dollari.
L’accordo per fornire idrogeno a Nikola (NASDAQ:NKLA).
Non più tardi di 15 giorni fa Plug Power ha siglato un accordo con Nikola per fornire fino a 125 tonnellate al giorno di idrogeno verde a partire dal prossimo gennaio. Inoltre Plug Power realizzerà un sistema di liquefazione per il progetto di hub dell'idrogeno di Nikola a Buckeye, in Arizona, che produrrà inizialmente 30 tonnellate di gas al giorno, per poi salire fino a 150 tonnellate al giorno. Nikola ha dichiarato che l'idrogeno a basse emissioni di carbonio prodotto dall'impianto consentirà un'ulteriore diffusione dei suoi camion elettrici a celle a combustibile.
Ubs: aziende in fila per acquistare elettrolizzatori.
Come sottolinea Gupta, i prossimi tre anni potrebbero vedere Plug Power impegnata nella realizzazione di forti investimenti, con spese in conto capitale superiori alla liquidità realizzata con la sua attività. Sarà un problema finanziare gli investimenti? No, dice l’analista di Ubs, perché contemporaneamente cresceranno a ritmo fortissimo i clienti di Plug Power, nuove aziende che vorranno acquistare elettrolizzatori per realizzare idrogeno verde. Il tutto si tradurrà in un massiccio incremento delle entrate di Plug Power.
E le quotazioni in Borsa? Il mercato, scrive Gupta, sarà più che disposto a guardare oltre le perdite di cassa a breve termine e a concentrarsi sul 2030, quando Plug Power diventerà leader di mercato in vari segmenti.