Nessuna sorpresa dal numero uno della Federal Reserve anzi le parole che auspicava il mercato sono arrivate: l'economia Usa sta bene, ma non stiamo ipotizzando un rialzo di 75 punti base dei tassi per luglio. Focus sulle trimestrali di Unicredit (BIT:CRDI) (molto bene) e soprattutto forte chiarezza sull'esposizione in Russia. Bene anche Enel (BIT:ENEI). Ottime indicazioni da Stellantis (BIT:STLA) sul fronte ricavi, la società conferma i target di fine anno.
La Federal Reserve
Mercati euforici ieri in chiusura a Wall Street che dopo un avvio in calo hanno terminato la seduta con rialzi introno al 3%.
A Jerome Powell sono bastate poche frasi, forse addirittura poche parole, per far ripartire un rally di borsa fermatosi già prima della guerra. Il governatore della banca centrale degli Stati Uniti, rispondendo ad una domanda rivoltagli da un giornalista nel corso della conferenza stampa post comunicato su un rialzo tassi da cinquanta punti base più che anticipato, ha detto che i prossimi aumenti dovrebbero essere intorno ai cinquanta punti base, perché “c’è un vasto consenso nel comitato” su questa ipotesi. Già questa affermazione sarebbe potuta bastare, ma Powell è stato ancora più preciso e categorico, “un rialzo di 75 punti base non è un’ipotesi che il comitato non sta attivamente prendendo in considerazione”. E’ vero che nei 47 minuti della conferenza stampa, c’è stato spazio anche per altro, ma al mercato è bastato rimuovere la possibilità dell’aumento di tre quarti di punto percentuale, per ripartire.
Enel
Il gruppo ha chiuso il primo trimestre del 2022 con un Ebitda ordinario a 4,486 miliardi di euro (+6,8% su anno) e una impennata dei ricavi di circa il 90% a 34,958 miliardi grazie soprattutto alle maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti.
La crescita dell'Ebitda ordinario è attribuita alla integrazione e diversificazione geografica del gruppo mentre l'Ebitda è cresciuto del 7,6%. L'utile netto consolidato è salito a 1,4 miliardi circa (+21,6% su anno), quello ordinario, sempre di gruppo, a 1,443 mld (+18,9%).
"Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholder", ha commentato l'AD Francesco Starace. Enel conferma "le guidance su Ebitda e utile netto ordinario per il 2022”. Nel trimestre cresce l'indebitamento finanziario netto a 59,1 miliardi (+13,8%).
Unicredit
UniCredit inizia a far pulizia in Bilancio della propria esposizione in Russia con rettifiche su crediti prudenziali per 1,3 miliardi di euro, confermato un piano di restituzione agli azionisti per 16 miliardi tra buy back e dividendi. Esclusa la Russia, la trimestrale è sopra le attese.
I ricavi totali salgono del 7,3% a 5 miliardi, ma quelli netti flettono del 17,2% a 3,7 miliardi. A fronte di un margine di interesse in calo del 6% a 2,3 miliardi, le commissioni salgono del 7,9% a 1,8 miliardi, mentre i proventi da trading del 26,9% a 785 milioni.
Indice di solidità patrimoniale Cet1 al 14%.
L'utile netto del primo trimestre si è attestato a 247 milioni di euro, in calo su anno del 70,2% e sotto le attese degli analisti, raccolte sul sito web della banca, di 413 milioni.
Escludendo la Russia l'utile netto del trimestre è di 1,2 miliardi (+48%), i ricavi netti di 4,7 miliardi (+7,9%).
Stellantis
Ottimi dati sul fronte dei ricavi che salgono nonostante il calo delle consegne e le difficoltà sugli approvvigionamenti di chip. Target di fine anno confermati.