🐦 Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

Preoccupano i dati dell'inflazione - tornerà al 2%?

Pubblicato 03.03.2023, 09:43
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
EUR/USD
-
NDX
-
XAU/USD
-
XAG/USD
-
US500
-
MSFT
-
STLAM
-
AAPL
-
CRDI
-
MS
-
GC
-
HG
-
SI
-
PA
-
PL
-
TSLA
-

Oggi i prezzi di petrolio, gas naturale, alluminio, rame, acciaio, mais e grano sono al di sotto dei livelli di febbraio 2022.

L'indice della catena di approvvigionamento e il bilancio globale della domanda-offerta pubblicati da Morgan Stanley (NYSE:MS) sono diminuiti ai livelli di settembre 2022.

Tuttavia, gli ultimi dati di inflazione sono MOLTO preoccupanti.

Sulla base di quanto detto in precedenza, se l’inflazione fosse stata colpa di Putin e della guerra, oggi il problema dovrebbe essere bello che risolto.

Invece non è cosi.

Le variabili da considerare sono moltissime, tra le quali la stampa infinita di moneta e i tassi bassi degli ultimi anni.

Questi sono solo alcuni dei motivi per cui oggi ci troviamo ad affrontare un'inflazione folle.

Gli aumenti dei tassi di interesse sono riusciti a ridurre i prezzi delle materie prime, ma non a segare le gambe all’inflazione.

Mentre l’inflazione continua a impoverire la popolazione, i governi e le banche centrali stanno cercando di convincere tutti che riusciranno a spezzare la schiena all'inflazione.

Purtroppo non esistono le basi perché ciò succeda.

Gli aumenti dei tassi di interesse non sono sufficienti.

I veri danni sono stati fatti con il folle aumento dell’offerta di moneta avvenuto durante il Covid.

Anche la spesa pubblica è in continuo aumento e getta altra benzina sul fuoco.

Le Banche Centrali sanno benissimo di averla fatta grossa, e che risolvere questo casino richiederà più tempo del previsto..

Tanto per cambiare a rimetterci sono i cittadini, che subiscono le pressioni inflazionistiche sia lato reddito (calo dei salari reali) che lato consumo (i prezzi di tutti i beni stanno continuando ad aumentare imperterriti, seppur le aziende stiano cercando di assorbirne una parte).

In passato sarebbe stato sufficiente avviare un piano d’accumulo sull’S&P500, con un rendimento atteso del 9-10% annuo per superare l'inflazione e tamponare il problema.

Oggi invece anche questo indice è ipergonfiato e NON rispecchia il suo valore reale.

_____________


Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL)
Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT)
Tesla (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA)
Unicredit (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI)
EUR/USD
Oro
Platino
Stellantis (BIT:STLAM) (BIT:STLAM) (BIT:STLAM) (BIT:STLA) (BIT:STLA) (BIT:STLA) (BIT:STLA)
Palladio
Argento
Rame
Litio
SP 500

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.