È un inizio di settimana all'insegna del rischio sui mercati finanziari. I dati di venerdì relativi al mercato del lavoro USA li possiamo considerare misti e hanno avuto poco impatto sul sentiment. I NFP sono stati superiori alle attese e sono stati visti al rialzo anche I precedenti, i salari sono risultati anch'essi superiori alle attese ma senza nulla di trascendentale. Il Pmi manifatturiero, invece, lascia anche il settore industriale sotto pressione. Considerato tutto ciò il dollaro ha avuto poca trazione ma le ultime novità sulla guerra commerciale, con progressi lenti ma costanti, sembrano guidare il sentiment positivo degli operatori. La fase uno dell'accordo potrebbe essere firmata nelle prossime settimane, con sede ancora da definire. Ora l'attenzione è rivolta al nuovo presidente della BCE Christine Lagarde, che oggi terrà il suo primo discorso ufficiale e sul quale ovviamente c'è molta curiosità. L'accento sarà posto sul sostegno fiscale all'interno dell'area dell'euro?
Wall Street ha chiuso la sessione di venerdè mettendo a segno forti guadagni con l'S&P 500 + 1,0% a 3067 punti e i futures statunitensi hanno guadagnato un ulteriore + 0,2% durante la sessione asiatica. Sessione asiatica che ha visto lo Shanghai Composite a + 0,5% mentre il Nikkei era chiuso per festività. Bene anche I mercati europei, col DAX che si riporta con decisione sopra quota 13000 punti. Nel forex lo JPY è il principale sottoperformer, il dollaro americano è misto. Anche le valute legate alle materie prime stanno andando bene, salvo il nezonelandese che dopo le risalite notturne sta perdendo terreno dall'apertura della sessione europea. Nelle materie prime c'è poca direzione per l'oro o l'argento, mentre il petrolio dopo il forte rimbalzo di venerdì evidenzia delle prese di profitto.
Il primo lunedì del mese come al solito è comandato dai dati PMI manifatturieri, le letture finali relative a ottobre. In Europa abbiamo avuto lievi miglioramenti, tanto in Germania quanto nel dato complessivo dell'Eurozona, ma si resta comunque al di sotto della soglia di espansione del settore.