Il calo dei prezzi dei titoli di stato statunitensi nelle prime settimane del 2021 rappresenta una minaccia per la corsa record di Wall Street.
I prezzi elevati e i rendimenti incredibilmente bassi dei buoni del Tesoro hanno fornito un supporto chiave per le azioni dallo shock dello scoppio del coronavirus lo scorso anno. Ma, colpiti dalle aspettative di aumento dell'inflazione, i rendimenti sono aumentati rapidamente, con il rendimento di riferimento a 10 anni che ha toccato brevemente l'1,3% questa settimana, da poco sopra lo 0,9% all'inizio dell'anno. Febbraio si preannuncia uno dei maggiori aumenti mensili dei rendimenti dal 2018. Gli investitori stanno ora cercando di identificare il potenziale punto di svolta per le azioni.
Petrolio
L'Arabia Saudita prevede di aumentare la produzione di petrolio nei prossimi mesi, invertendo un recente grande taglio della produzione, affermano i consiglieri del regno, un segno di crescente fiducia su una ripresa del prezzo del petrolio.
Il mese scorso il più grande esportatore di petrolio del mondo ha sorpreso i mercati del petrolio quando ha affermato che avrebbe tagliato unilateralmente 1 milione di barili al giorno di produzione di greggio a febbraio e marzo nel tentativo di aumentare i prezzi. Ma il regno prevede di annunciare un'inversione di quei tagli quando una coalizione di produttori di petrolio si riunirà il mese prossimo, hanno detto i consiglieri, alla luce della recente ripresa dei prezzi. L'aumento della produzione non inizierà fino ad aprile, dato che i sauditi si sono già impegnati a mantenere i tagli fino a marzo.
Settore Auto
Il 2021 è iniziato con un pesante ribasso sul mercato automobilistico europeo, con 842.835 immatricolazioni nei paesi dell’Unione. -25,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una contrazione severa che interessa praticamente tutti i mercati nazionali al netto di Svezia e Norvegia. Male le immatricolazioni nei major market, con la Spagna che segna vendite in calo del 51,5%, seguita da Uk (-39,5%) e Germania che chiude il mese a -31,1%. L’Italia ha contenuto i danni con un calo del 14%. Meglio ancora ha fatto la Francia che perde nel mese il 5,8% delle immatricolazioni.