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Quando la Teoria di Dow (1900), diventa pratica (crollo SVB 2023)

Pubblicato 14.03.2023, 22:04
Aggiornato 20.03.2024, 12:13

Non c'è bisogno di presentare Charles Henry Dow, ma iniziare con 2 righe di storia è sempre piacevole.
Giornalista, nel tempo si specializza come giornalista finanziario e nel lontano 1882, dopo aver conosciuto Edward Jones a New York, fonda la Dow Jones & Company.
Pochi anni dopo teorizza la Teoria di Dow, con 6 principi basici.

Interessante rinfrescare il terzo principio, e vedere come a distanza di anni ciò che fu teorizzato si vede nei mercati, forse proprio a dimostrazione che i mercati sono fatti di persone.

In effetti il terzo principio afferma che i major trends hanno 3 fasi.

  1. In un bear market, nella prima fase gli investirori ben informati riconoscono che i profitti stimati sono troppo ambiziosi per essere raggiunti, verificano i bilanci, approfondiscono le informazioni e decidono di vendere le stocks
  2. Così inizia la seconda fase, che riflette la preoccupazione: il mercato prende direzionalità ribassista. I compratori scarseggiano ed i venditori aumentano. Il mercato, quindi, continua a scendere
  3. La terza è fase è l'effetto panico. Tutti vendono


Ora torniamo al 2023 e pensiamo al titolo SVB Financal Group (NASDAQ: SIVB). Diamo un'occhiata al grafico:

Da ottobre 2021 inizia il (direi non poco delicato) trend ribassista.
I minimi sono decrescenti, come del resto i massimi.
Se è vero che il prezzo era arrivato ai massimi (ottobre 2021) e probabilmente (in parte) le prese di profitto hanno dato vita al trend ribassista, è vero anche che il trend non si è più fermato: non era quindi un momentaneo ritracciamento.

Ripensiamo al terzo principio della Teoria di Dow è poniamoci le seguenti domande:

  1. Possibile che gli investitori ben informati, hanno letto i bilanci e sono entrati nel profondo dell'informazione, analizzando la gestione e hanno pensato "ok, la situazione non mi convince, vendiamo"
  2. Che questo abbia generato una discesa del prezzo, paura e preoccupazione, scarsità di compratori e aumento dei venditori
  3. E di conseguenza l'effetto panico e la relativa caduta libera vista nell'ultimo periodo


E' giusto pensare che chi ha letto con attenzione i diversi comunicati trimestrali degli ultimi mesi, aveva una ragione valida per vendere?
E se è davvero così, è possibile pensare che leggendo il bilancio e i risultati trimestrali si poteva prevedere l'accaduto?

Tutte teorie ma, a volte, la teoria diventa pratica.

Ultimi commenti

Interessante rendersi conto che teorie di quasi 150 anni fa hanno ancora riscontro nella vita reale.. da qui una domanda, è il mercato con gli investitori più informati più veloci e sul pezzo delle società di revisione o c'è altro che non stiamo considerando?
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