Cina ferma, il capodanno cinese apre l’anno del Gallo di Fuoco.
Quotazioni contrastate e volumi in calo per i non ferrosi, in una settimana che ha visto ritirarsi gli operatori cinesi per un lungo periodo di festività (fino al 6 febbraio), in occasione del Capodanno lunare, che ci condurrà nell’anno del Gallo di Fuoco.
I prezzi si sono mossi in ambe le direzioni, seguendo le contingenze del momento (soprattutto le news su ciascun metallo), sono apparsi privi di determinazione e in balia del quotidiano umore dei traders finanziari, di recente tornati in massa su questo settore, dopo un ottimo 2016.
In assenza del fattore “Cina”, gli operatori hanno tratto ispirazione anche dall’andamento del dollaro e degli altri mercati, ma una prevalente prudenza, la riluttanza ad assumere nuove iniziative importanti e la tendenza a liquidare rapidamente i profitti, una volta maturati, sono state evidenti, per tutto il corso della settimana.
Altri fattori hanno suggerito prudenza al mercato:
l’esigenza di valutare le prime mosse concrete della nuova amministrazione statunitense, insediatasi la scorsa settimana;
i prezzi già elevati con cui si è aperto il 2017, dopo un 2016 molto positivo;
l’andamento contrastato di petrolio e dollaro, variabili guida di grande importanza per il complesso delle materie prime (soprattutto quelle maggiormente legate ai cicli economici) .
Il comparto dei non ferrosi si è mosso in modo irregolare e non omogeneo, seguendo soprattutto, ripetiamo, le notizie specifiche attinenti al ciascun metallo, più che la visione generale dei fondamentali.
Ancora pesante il Nichel, in arretramento l’Alluminio, dopo ottimi spunti, bene Rame e Piombo, Zinco ancora supportato dagli acquisti, ma in difficoltà nel deciso superamento di quota 2.800$.