Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
La stagione degli utili è alle porte e potrebbe essere una particolarmente importante per il mercato azionario in generale, considerato quanto sono saliti i titoli nelle ultime settimane. Dal 25 marzo, l’indice S&P 500 è schizzato di circa l’8% quasi in linea retta. Bisogna pensare che parte di questa mossa al rialzo è stata innescata dalle aspettative che la stagione degli utili sarà possente.
Al momento si stima che gli utili aumenteranno a circa 173,53 dollari nel 2021, in salita dai 163,59 dollari del 31 dicembre, un incremento di circa il 6%. Allo stesso tempo, le stime per il 2022 sono passate da 191,46 a 199,46 dollari, con un balzo di circa il 4,2%. Con l’aumento delle stime sugli utili in vista dei risultati di questa settimana, gli utili dovranno essere molto meglio delle aspettative affinché le previsioni continuino a salire e prosegua la sua ascesa anche l’indice S&P 500.
Le aspettative scendono nel tempo
Storicamente, non è comune che le stime sugli utili salgano continuamente. In effetti, dal 2010, le stime sugli utili sono salite solo per poi scendere nel corso del tempo in molti casi. Questo perché le aspettative degli analisti e degli investitori tendevano ad essere troppo alte. Mentre stavolta potrebbe essere diverso, per via delle riaperture dell’economia dai lockdown dovuti al coronavirus. Ci si dovrebbe chiedere se sarà così per il 2022 e anche per il 2023.
Stime sugli utili S&P
Gli anni 2010 e 2011 potrebbero essere i più paragonabili a quello che sta succedendo ora agli utili, dopo la recessione del 2008-2009. Le stime sugli utili in quei due anni erano inizialmente basse e sono riuscite a salire. Ma dal 2012 al 2016 è stato vero il contrario: le stime sugli utili erano inizialmente alte ed hanno chiuso l’anno a livelli molto più bassi.
L’unica eccezione recente è rappresentata dal 2018, quando le stime sugli utili sono salite e sono rimaste alte, tra il taglio delle imposte societarie ed il miglioramento dell’economia statunitense. Tuttavia, si è trattato di un’anomalia di un anno, perché il 2019 è tornato allo stesso trend di cominciare in alto e finire in basso, come nel resto del decennio, con le aspettative in calo nel corso dell’anno.
La storia si ripeterà?
Anche se le stime sugli utili stanno salendo drasticamente per quest’anno ed il prossimo, sono ancora al di sotto del livello inizialmente sperato dagli investitori. Prima della pandemia, le previsioni degli analisti per gli utili 2021 erano di 205 dollari ad azione, mentre quelle del 2022 avrebbero dovuto superare i 214 dollari ad azione. Perciò, sebbene le stime siano scese di molto rispetto al livello a cui avrebbero potuto essere prima della pandemia, queste stesse stime stanno nuovamente salendo.
Le valutazioni sono alte
Tuttavia, più in alto saliranno le stime sugli utili, più in alto saliranno anche le aspettative. Significa che ci sarà una continua pressione sugli utili affinché risultino persino migliori del previsto, in modo che le stime possano salire a livelli ancora più alti.
PE S&P
Potrebbe essere ancor più importante quest’anno, considerato che l’indice S&P 500 al momento è scambiato a 20,7 volte le stime sugli utili forward a un anno. Si tratta del rapporto PE S&P 500 più alto dalla fine degli anni Novanta. Significa che c’è veramente poco margine di errore durante questa stagione degli utili.
Di conseguenza, questi risultati del primo trimestre potrebbero essere più importanti che in passato, soprattutto se gli investitori sperano di impedire che lo slancio rialzista sui mercati azionari svanisca rapidamente.