La crescita economica della Cina nel terzo trimestre rallenta bruscamente nel Q3 202!: il dato delude le attese e si ferma al 4,9%, rallentando drasticamente rispetto al tasso di crescita del 7,9% del trimestre precedente. La carenza di energia e i problemi della catena di approvvigionamento si sono aggiunti all'impatto degli sforzi di Pechino per tenere a freno i settori immobiliare e tecnologico.
La crescita del prodotto interno lordo più lenta del previsto riflette una serie di fattori, tra cui la decisione dei responsabili politici di ridurre gli stimoli emanati all'indomani della pandemia lo scorso anno; un giro di vite sui settori della tecnologia, dell'istruzione privata e del settore immobiliare. Non solo, problemi energetici causati in parte dall'impennata dei prezzi del carbone e da obiettivi energetici più aggressivi e interruzioni della catena di approvvigionamento causate da epidemie di Covid-19, hanno fatto sentire il proprio peso sui dato macro. Senza dimenticare infine la carenza di semiconduttori e le chiusure dei porti.
I futures USA scambiano sotto la parità all'inizio delle contrattazioni odierne. Il rendimento dei Treasury a 10 anni è risalito sopra l'1,61% per iniziare la settimana.
A Piazza Affari infine, seduta arricchita dai dividendi di Intesa (MI:ISP) SanPaolo, Ass. Generali (MI:GASI), Banca Mediolanum (MI:BMED) e Unipol (MI:UNPI) che appesantiscono inevitabilmente la performance dell'indice Ftse Mib.