Lo strumento più guardato al mondo in questo momento è il rendimento del titolo di stato decennale americano sia perché ha praticamente triplicato il suo valore in pochi mesi sia perché potrebbe anticipare movimenti di tipo inflattivo costringendo la Fed e di conseguenza tutte le altre banche centrali a modificare la politica molto accomodante sui tassi di interesse che ha sostenuto il massiccio rialzo dei listini azionari.
Da un punto di vista tecnico il rendimento del Treasury Usa decennale si colloca dal 1999 in poi all’interno di un canale ribassista che ha trovato un suo minimo a 0,50% lo scorso agosto dove ha rimbalzato con forza. La rottura di 1,20% ha consentito una accelerazione dei prezzi che sono velocemente saliti fino a 1,754% la scorsa settimana.
Il rendimento non sembra aver ancora terminato la sua corsa diretto verso il suo primo target posto a 1,92/95% livello che coincide con i precedenti massimi di fine 2019 e con il ritracciamento del 50% di tutta l’ultima discesa. Estensioni sopra 2,00% saranno estremamente pericolose in quanto permetteranno un continuazione del rialzo fino a 2,50/60% a riconoscere la parte alta del canale di oscillazione.
Nel breve sono possibili storni a in area 1,128/30% ma solo ritorni sotto 1,20% indicheranno un cambiamento di scenario ed un ritorno ad un politica di tassi a zero per molto tempo.