Scommettere contro i titoli a grande capitalizzazione e la loro componente di crescita rimane un’impresa ardua quest’anno, in base a una serie di proxy dei fattori di rischio azionari dell’ETF alla chiusura di mercoledì (23 agosto).
Nonostante la maggioranza dei fattori di rischio del mercato azionario statunitense stia registrando dei guadagni, le società più grandi, considerate titoli growth, stanno facendo la voce grossa.
L’iShares S&P 500 Growth ETF (NYSE:IVW) è il fondo a rischio azionario che ha registrato la migliore performance dell’anno, con un guadagno del 21,7%. Si tratta di un risultato nettamente superiore al rialzo del mercato generale per il 2023, basato sull’SPDR S&P 500 (NYSE:SPY), che è salito del 16,7%.
Al secondo posto si colloca l’iShares MSCI USA Quality Factor ETF (NYSE:QUAL), con un incremento del 20,9%. QUAL punta sul cosiddetto fattore qualità con un focus sulle grandi capitalizzazioni.
Quest’anno la maggior parte dei fattori di rischio azionari è ancora in ritardo rispetto al mercato azionario generale (SPY) con ampi margini. I più deboli sono iShares MSCI USA Momentum Factor ETF (NYSE:MTUM) e Vanguard High Dividend Yield Index Fund ETF Shares (NYSE:VYM), che ad oggi sono sostanzialmente fermi.
Le small-cap e il value stanno facendo meglio, ma la tanto attesa ripresa di questi fattori continua ad arrancare, almeno in termini relativi, rispetto alle large cap e al growth.
Un fattore chiave per la leadership delle large cap e dei titoli growth quest’anno: i forti guadagni del settore tecnologico, che rappresenta la componente settoriale più importante per l’iShares S&P 500 Growth ETF (IVW) con un peso del 36%, secondo Morningstar.com.
Il terzo titolo più importante dell’IVW è Nvidia (NASDAQ:NVDA), che ieri ha riportato utili in crescita, alimentati dall’aumento della domanda di chip per computer legati all’intelligenza artificiale.
“È iniziata una nuova era informatica”, scrive il CEO di Nvidia Jensen Huang in un comunicato. “Le aziende di tutto il mondo stanno passando dall’informatica generica a quella accelerata e all’IA generativa”.
Secondo alcuni avvertono il rally tecnologico alimentato dall’IA è un’hype, ma per il momento il mercato non è d’accordo. In ogni caso, fino a quando i fattori tecnologici e di intelligenza artificiale rimarranno positivi, i fattori di crescita e a grande capitalizzazione sembrano destinati a rimanere i leader del mercato azionario.