Il prodotto realizzato da Janssen, una consociata del gruppo americano, è in sperimentazione in fase III. I francesi versano 175 milioni di dollari e poi accordo per dividere i profitti. Stimati 10 milioni di casi di infezioni invasive all’anno
La sperimentazione è in corso dal 2021
Sanofi (EPA:SASY) ha concluso un accordo con Janssen Pharmaceuticals, una consociata di Johnson & Johnson (NYSE:JNJ), per lo sviluppo e la commercializzazione di un candidato vaccino a nuove valenze contro i ceppi patogeni extra-intestinali di E.coli sviluppato da Janssen. I ceppi di E.coli responsabili di infezioni extra-intestinali “sono una delle principali cause di sepsi e sono responsabili di circa 10 milioni di casi di infezioni invasive all'anno in tutto il mondo”, sottolinea il gruppo farmaceutico francese nel comunicato diffuso martedì 3 ottobre con cui annuncia l’accordo.
La sperimentazione clinica di fase III del candidato vaccino è stata avviata nel 2021 ed è attualmente in corso. Questo nuovo vaccino contro i ceppi patogeni extra-intestinali di E. coli dovrebbe integrare l'attuale portafoglio di vaccini di Sanofi per gli anziani.
Accordo per cofinanziare le spese di R&S
Sanofi e Janssen finanzieranno insieme le spese di R&S attuali e future. Sanofi verserà a Janssen un pagamento anticipato di 175 milioni di dollari, seguito da pagamenti successivi a scadenze programmate sulla base del raggiungimento di determinati obiettivi di vendita.
E. coli è l'abbreviazione utilizzata per identificare l'Escherichia coli, batterio molto diffuso e non sempre pericoloso per l'uomo. Nella maggior parte dei casi, questo microrganismo vive da commensale, senza causare danni, talvolta collaborando alle funzioni fisiologiche dell'organismo ospite. Esistono, però, alcune tipologie di E. coli che possiedono una patogenicità tale da poter causare malattie anche molto gravi, come enteriti, colite emorragica, infezioni urinarie, meningite e setticemia. Secondo Sanofi, il candidato vaccino sviluppato da Janssen sarebbe il primo della sua categoria.
Sanofi ha sovraperformato l’indice EuroStoxx Pharmaceutical
Dopo l’annuncio l’azione Sanofi guadagna lo 0,9% a 102,5 euro alla Borsa di Parigi, dove l’indice Cac 40 scende dello 0,2%. Dall’inizio dell’anno le quotazioni di Sanofi sono salite del 12% e negli ultimi 12 mesi del 28%, sovraperformando l’indice EuroStoxx Pharmaceuticals che negli stessi periodi di tempo è salito del 4,9% e del 12,5%. Sanofi ha segnato lo scorso aprile il suo massimo storico a 105,18 euro.
Con sede a Parigi, Sanofi è il primo gruppo farmaceutico europeo. Il consensus degli analisti stima per il 2023 ricavi a 44,6 miliardi di euro (+3,9% sul 2022) e un utile di 7,6 miliardi (+13,4%). Il 42,5% dei ricavi è realizzato negli Stati Uniti, il 5,3% in Francia e il 18% nel resto dell’Unione europea. Sulla base del prezzo attuale, Sanofi capitalizza 128 miliardi di euro, pari a un P/E 2023 di 16,5 volte.
Il blockbuster Dupixent oltre i 10 miliardi di ricavi
Il farmaco più venduto da Sanofi è il Dupixent, in grado di curare i pazienti affetti da dermatite atopica, alcuni tipi di asma e rinosinusite cronica. Nel 2021 il Dupixent ha generato ricavi per 5,3 miliardi di euro, saliti nel 2022 a 8,3 miliardi e la previsione del management è di superare i 10 miliardi nel 2023.
Fra i 22 analisti che coprono Sanofi, 15 hanno una raccomandazione di acquisto (Buy o Outperform) e due raccomandano di vendere. La media dei target price è 114 euro (+12% sul prezzo attuale).
I BLOCKBUSTER DI SANOFI
(ricavi in milioni di euro)