Nel mondo dei titoli cannabis, ultimamente ci sono stati pochi vincitori. Il settore, da entrambe i lati del confine Canada-USA, deve affrontare numerosi problemi. Quindi dove sta andando il denaro nel settore?
Il mese scorso, US News & World Report ha pubblicato una lista dei “Migliori titoli di marijuana da comprare nel 2022”. Nell’articolo si sottolinea che la presidenza Biden “è una grossa delusione per gli investitori dei titoli cannabis”. Questa frustrazione deriva dal fatto che “praticamente non ci sono stati progressi verso una riforma o una legalizzazione federale della marijuana”.
Detto questo, vediamo come sono andati finora quest’anno i primi cinque titoli riportati nell’articolo. Ma attenti: preparatevi.
OrganiGram Holdings
OrganiGram Holdings (NASDAQ:OGI) (TSX:OGI) è un produttore canadese che si occupa sia del mercato terapeutico che di quello ricreativo per adulti.
Il 18 febbraio, il titolo ha chiuso ad 1,53 dollari USA. All’epoca, Cantor Fitzgerald, dava un rating “overweight” sul titolo ed un price target di 4,18 dollari USA.
Ieri, il titolo OrganiGram ha chiuso ad 1,30 dollari USA, con un crollo di circa il 3% sulla giornata e del 9,7% dall’inizio di marzo. E, nello scorso anno, ha perso quasi il 70% del valore.
Cresco Labs
Cresco Labs (OTC:CRLBF) (CSE:CL) è un coltivatore statunitense che opera in 10 stati e possiede oltre 1.000 dispensari di marijuana.
Il 18 febbraio, il titolo ha chiuso a 7,44 dollari USA. Cantor Fitzgerald, aveva assegnato un rating “overweight” sul titolo ed un price target di 19 dollari USA.
Ieri, il titolo Cresco ha chiuso a 5,54 dollari USA, invariato sulla giornata e giù di circa il 15,3% dall’inizio di marzo. Ha perso più del 58% del suo valore nello scorso anno.
Curaleaf Holdings
Curaleaf Holdings (OTC:CURLF) (CSE:CURA) è un altro importante coltivatore multi-statale con sede negli USA, ma con un’impronta geografica molto più grande di Cresco. Opera in 23 stati. E con vendite annuali di circa 1,3 miliardi di dollari USA si piazza al secondo posto tra le maggiori società multi-statali negli Stati Uniti.
Il 18 febbraio, il titolo ha chiuso ad 8,59 dollari USA. All’epoca, Cantor Fitzgerald, dava un rating “overweight” sul titolo ed un prezzo obiettivo di 16,50 dollari USA.
Ieri, il titolo Curaleaf ha chiuso a 5,75 dollari USA, con un tonfo del 2,8% sulla giornata e del 9,87% dall’inizio di marzo. Ha perso più del 63% del suo valore nello scorso anno.
Green Thumb Industries
Green Thumb Industries (OTC:GTBIF) (CSE:GTII) è un altro produttore di cannabis multi-statale con sede negli Stati Uniti, che opera in 14 dei maggiori mercati del paese ed ha intenzione di espandersi.
Il 18 febbraio, il titolo ha chiuso a 21,27 dollari USA. E Cantor Fitzgerald gli assegnava un rating “overweight” ed un prezzo obiettivo di 54 dollari USA.
Ieri, il titolo Green Thumb ha chiuso a 15,20 dollari USA, con un crollo del 2,63% sulla giornata e del 15,5% dall’inizio di marzo. Ha perso più del 54% del suo valore nello scorso anno.
Trulieve Cannabis
Trulieve Cannabis Corp (OTC:TCNNF) (CSE:TRUL) è un coltivatore di cannabis con sede in Florida e 112 dispensari. È un importante operatore sul mercato della marijuana terapeutica dello stato. Opera anche in altri stati, come in Massachusetts, Pennsylvania ed Arizona.
Il 18 febbraio, il titolo ha chiuso a 23,72 dollari USA. E in quella occasione Cantor Fitzgerald aveva un rating “overweight” sul titolo ed un price target di 72 dollari USA.
Ieri, il titolo Trulieve ha chiuso ad 17,24 dollari USA, crollando di circa il 7% sulla giornata e di oltre 16% dall’inizio di marzo. Nello scorso anno, il titolo ha perso più del 62% del suo valore.
Vi chiedete ancora dove sta andando il denaro nel settore? Cercate la nuvoletta di fumo.