L’aumento della propensione al rischio delle ultime due settimane ha fatto salire i rendimenti obbligazionari e i mercati azionari. Ovviamente anche il deprezzamento dell’oro va inserito in quest’ottica, benché sia più legato alle dinamiche del dollaro. Il miglioramento del sentiment è avvenuto tra l'apparente ottimismo verso l'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina e grazie a un miglioramento dei dati economici asiatici. A questo punto il modo in cui le principali economie mondiali risponderanno a un lento primo trimestre 2019 sarà un tema chiave nelle prossime settimane. Dato che la Cina, grazie agli stimoli fiscali, ha mostrato una ripresa interessante gli operatori si stanno mostrando più fiduciosi.
L'attenzione si concentrerà a questo punto su come l'Eurozona reagirà al rallentamento economico. Attenzione però, perché forse la la Pasqua è un'opportunità per portare a casa qualche profitto e I movimenti tra oggi e domani potrebbero rivolgersi in quella direzione. Una valuta che potenzialmente potrebbe mostrare una sovraperformance oggi è il dollaro australiano, visto e considerate che durante la notte le notizie sul mercato del lavoro sono state positive. La disoccupazione australiana è cresciuta fino al 5,0% (5,0% atteso, 4,9% l'ultima lettura), ma con una crescita dell'occupazione migliore del previsto ovvero 25.700 (+12.000 atteso, +4,600 l'ultimo dato). La RBA si concentra sul mercato del lavoro per la sua valutazione della politica monetaria, non scordiamolo, quindi questi dati potrebbero ridurre le aspettative di un taglio dei tassi.
Wall Street ha chiuso la sessione di ieri in leggero calo con l’indice S&P 500 -0,2% a 2900 punti, mentre i futures hanno perso un ulteriore 0,2%. In Asia c'è stata una leggera debolezza con il Nikkei -0,9% e lo Shanghai Composite -0.3%. L’Europa, dopo una partenza stentata, ha improvvisamente accelerato. Nel forex c’è stato un leggero apprezzamento dello Yen giapponese , mentre l'australiano si è mostrato tonico in apertura per poi ridurre I guadagni. Nelle materie prime l'oro continua a deprezzarsi e si trova sui minimi plurimensili, mentre il petrolio resta in fase di consolidamento.
Oggi spazio ai dati PMI e per quanto riguarda la Germania il manifatturiero ha deluso le attese attestandosi a 45.5. Nel Regno Unito, invece, le vendite al dettaglio sono letteralmente esplose al rialzo pilotando acquisti GBP. Passando ai dati USA le richieste settimanali di disoccupazione dovrebbero aumentare leggermente a 205.000 dopo il minimo di 49 anni a 196.000 della scorsa settimana. Il Philly Fed Business Index delle 14:30 dovrebbe scendere leggermente a +10,4 (da +13,7) e confermerebbe il trend al ribasso. I PMI Flash USA sono alle 15:45, per il manifatturiero dovrebbe salire fino a 52,8 (rispetto al 52,4 di marzo), mentre i servizi potrebbero scendere leggermente a 55,0 (rispetto a 55,3 del mese scorso).