Ricevi uno sconto del 40%
👀 👁 🧿 Tutti gli occhi sono puntati su Biogen, in rialzo del +4,56% dopo la pubblicazione degli utili.
La nostra AI l'ha scelta nel marzo 2024. Quali saranno i prossimi titoli in rialzo?
Trova subito azioni

Si avvicina la resa dei conti?

Pubblicato 28.09.2023, 08:47
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

"L'esperienza non è che la somma delle nostre delusioni" (Henri-Frédéric Amiel)

Le Borse non danno segni di ripresa e si avviano a chiudere il mese di settembre in profondo rosso. Il Nasdaq è tornato sui livelli di maggio, in calo del 4,6%, peggio ha fatto il Russel 2000, che raggruppa le small cap statunitensi: -4,8%. In Europa male Germania e Francia, in rosso di oltre il 3%. Le Borse dei due Paesi iniziano a scontare i timori di una recessione più accentuata delle attese come dimostrano anche i recenti dati sulla fiducia dei consumatori che hanno deluso le attese. Gli occhi sono puntati sui tassi di interesse e quanto resteranno su questi livelli. Le probabilità che nella riunione di novembre la Fed lasci il costo del denaro invariato sono superiori al 70% ma non si può ancora escludere un aumento entro fine anno. Anche per questo il rendimento del treasury a 10 anni è sui massimi da 16 anni. Le Bce si è oramai allineata alle decisioni di Powell & C e attende di verificare che la politica monetaria restrittiva si traduca sull’economia reale ed in particolare spinga l’inflazione verso il target del 2%. In questa prospettiva il calendario economico di oggi è molto ricco. Si comincia alle 10 con l’indice dei prezzi alla produzione in Italia nel mese di agosto, attesa la prosecuzione del trend di ribasso che a luglio ha fatto segnare -10%. Alle 14:00 è il turno dei prezzi al consumo in Germania ad agosto, visto sotto il 5% ed infine alle 14:30 in Usa la seconda lettura del Pil nel secondo trimestre dell’anno (attesa +2,2%).

Si avvicina la resa dei conti

Ieri sera si è riunito il Governo per approvare la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). Il primo passo per definire i saldi della Legge di Bilancio e di conseguenza gli spazi di manovra sul fronte della politica economica. La crescita prevista per quest'anno viene rivista a circa lo 0,8% rispetto alla proiezione dell'1% di aprile, mentre nel 2024 il Pil è visto aumentare dell'1,0% in termini tendenziali (ovvero senza l’impatto della manovra finanziaria), in calo rispetto al precedente target di 1,5%. Il Governo non si attende quindi una recessione ma una sostanziale stabilità su base annua. L'obiettivo di crescita del prossimo anno sarà comunque più alto, pari all'1,2%, grazie alle misure espansive della legge di Bilancio. Il deficit di quest'anno risulterà invece in area 5,3% del Pil dal precedente 4,5%, mentre quello del 2024 è visto al 4,3% rispetto al precedente target del 3,7%. Valori che certificano un peggioramento del quadro economico e non fanno bene alla sostenibilità del debito Pubblico. Anche per questo il rendimento del BTP è salito al 4,8% sui massimi da un anno e lo spread con il bund a 190 punti. Tutto questo a pochi giorni dalla partenza della seconda tranche del BTP Valore che si annuncia particolarmente generosa per i sottoscrittori, ma dolorosa per i conti pubblici.

L’allarme di Jamie

Secondo Jamie Dimon, ceo di JP Morgan (NYSE:JPM), il mondo potrebbe non essere preparato al peggior scenario di rialzo dei tassi. In un’intervista al Times of India il banchiere americano cita la pessima convergenza di due fattori: da un lato tassi Usa al 7% dal 5,5% attuale, già ai massimi degli ultimi 22 anni e la stagflazione, ovvero una situazione di inflazione persistente e di crescita economica anemica o piatta. Un contesto che dovrebbe favorire gli investimenti nell’economia reale, l’unica asset class che nel lungo periodo ha sempre consentito di battere l’inflazione. In questo contesto riflettori puntati sull’indice Euronext (EPA:ENX) Growth Milan, l’indice delle Pmi di eccellenza e ad alto potenziale di crescita di Borsa Italiana. I titoli dell'indice, per diversi fattori, sono arrivati a trattare con un P/E medio di 6 volte, sui minimi storici, e ben inferiore rispetto ai peer europee e statunitensi (questi ultimi vicino a 20 volte). Per questo molta attenzione alle small cap made in Italy che può dare soddisfazioni in caso di flusso di notizie positivo, come sta avvenendo in questi giorni con la diffusione die risultati semestrali, e su cui Integrae Sim ha un’ampia coverage da parte del proprio ufficio studi.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

Veramente i buoni fruttiferi postali 20ennali al 12-16% degli anni ottanta l’inflazione la hanno battuta benissimo, ma anche quelli dei 90 primi 2000.
Semplicemente perché... Avevamo la "lira".. è l'Italia non era invischiato in quella palude di corrotti che popolano Bruxelles e la Bce... POI I COMUNISTI ITALIANI HANNO DATO IL VIA LIBERA A QUEL GENIO CORROTTO DI BOLOGNESE... il "Prodi"... ... è prima che qualcuno mi contesti.. Voglio ricordare in che modo... "Mortadella"... Infinocchiava gli elettori comunisti... è il resto degli italiani.... DICEVA...con il suo faccione rubicondo... è risatina a presa per il c..o... ...LAVOREREMO UN GIORNO DI MENO e GUDAGNEREMO... COME SE AVESSIMO LAVORATO UN GIORNO DI PIÙ... ... Lui lo dobbiamo ancore vedere che lavori un giorno... Per il resto sappiamo come stanno le cose...!!!?
 Più che altro i bond battono l'inflazione quando si cristallizza il capitale in un orizzonte lungo e ben remunerato. Il 4,5%-6% batte l'inflazione US storica di 2-3 punti (EU è troppo recente per valutare). Questo ritorno può anche battere l'indice SP500 se si prende il momento giusto e si reinvestono bene i dividendi. Quanto alla liretta, io la amavo e la amo, e sono convinto che come nazione staremmo meglio: con la nostra svalutazione saremmo i cinesi d'Europa. E però bisogna ammettere: non era il massimo dal punto di vista dell'inflazione.
Per scopi ludici: 1 USD del 1861 comprava tante cose quanto 35 USD nel 2023. 1 Euro (1936,27lire) nel 1861 in italia comprava tante cose quanto 10588 Euro nel 2023.
-30% please
ahahah
credo che gli USA si fermeranno al 6%.
Porello
Number One mister barini
Perché non dite la verità in modo chiaro la recensione la vogliono tutti e stanno facendo tutti la loro parte anche voi cosiddetti divulgatori
Una ventata di ottimismo. Ci voleva👍 perché siete sempre tutti catastrofisti? Le statistiche indietro danno un agosto settembre in linea. Grazie a dio io credo ai numeri e non alla gente. PS.... Hai dimenticato di dire che entro il 1 ottobre bisogna evitare il default USA e cade il mondo lol
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.