Questo articolo è il primo di una serie di tre nei quali offrirò un’analisi top-down, partendo oggi con l’indice S&P 500. A meno che non ci siano drastici sviluppi sui mercati, analizzerò un sottoindice lunedì e poi un titolo appartenente a questo il giorno dopo.
L’approccio top-down è un processo che permette di trovare il titolo migliore, o in questo caso il peggiore.
L’indice S&P 500 è andato in sell-off questa settimana, tra gli avvertimenti della Federal Reserve che hanno spaventato i tori, convinti che la banca avrebbe cambiato approccio.
Prima, l’indice era schizzato dal minimo del 16 giugno. E a luglio ha registrato la performance migliore dal novembre 2020, con +9,11%.
Compresi i guadagni dal minimo del 16 luglio, l’SPY ETF è balzato del 18,83% dal 16 luglio al massimo del 16 agosto, ad appena l’1,17% da un mercato toro ufficiale. Il rialzo è stato trainato dai tori, con i prezzi del petrolio che hanno registrato il massimo il 14 giugno, corroborando l’idea che l’inflazione stesse raggiungendo un massimo. Inoltre, gli ordinativi alle fabbriche a maggio sono saliti più del previsto e gli utili delle aziende non sono stati così tremendi come si temeva (non necessariamente positivi, ma non così brutti come ci si aspettava).
Allo stesso tempo, gli investitori sembrano ignorare i profit warning delle aziende e la crescita negativa del PIL per due trimestri consecutivi, definizione di recessione.
L’S&P 500 è entrato in un mercato bearish a giugno. Un mercato bearish si ha quando il trend principale è verso il basso e i rally sono solo delle correzioni. Se vi stupisce il fatto che luglio sia stato il mese migliore dell’indice dal novembre 2020, ricordate che ha seguito il suo peggiore semestre dal 1970. Per dare la giusta prospettiva.
Quindi, questo rally è solo un rally orso, o una trappola dei tori, probabilmente alimentato dai trader retail.
A giugno, Societe Generale e Goldman Sachs avevano messo in guardia da ulteriori cali dell’azionario “come nella stagflazione degli anni Settanta”, un’economia afflitta da crescita lenta, disoccupazione alta e prezzi in aumento. SocGen ha avvertito che l’S&P 500 potrebbe crollare di un altro 24% dai minimi di giugno a 3.020, “in linea con i suoi trend storici post-crisi”, basati su 150 anni di storia.
Guardiamo il grafico.
Se vi stupisce il trend in salita del rally, potete notare come si tratti di un’eccezione nell’ambito di un più lungo e più ampio trend discendente. Ogni volta che il prezzo ha raggiunto l’apice del canale, ha infranto la formazione a breve termine e ripreso il trend discendente di base.
Notiamo che la DMA su 200 rafforza l’apice del canale. Gli indicatori sono bearish. Il MACD offre un incrocio sell, con la MA lunga scesa sotto la corta. Il ROC ha innescato una divergenza negativa, con lo slancio che non è riuscito a supportare la seconda metà dell’avanzata dal minimo di luglio.
Ora, i tecnici concordano con le prospettive fondamentali di SocGen?
Dopo che la shooting star della scorsa settimana ha incontrato resistenza nella MA su 50 settimane, il prezzo è sceso sotto la WMA su 50 questa settimana. La prossima importante MA, quella su 200, attende al bottom del canale, come ad indicare la direzione al prezzo. Se l’indice ripetesse il precedente calo tra i due minimi che formano il canale, un calo da 642 punti, il prossimo sarebbe al livello di 3.000. Notiamo che la linea di trend a lungo termine in salita dai minimi del crash del 2008 sta salendo a quel punto.
Tuttavia, il prezzo non si muove in linea retta. Mi aspetto che il prezzo si riprenda dal bottom del canale ascendente (verde) per ritestare l’apice del canale discendente (rosso). Notiamo che, ogni volta che il prezzo ha raggiunto l’apice, ha tentato un secondo rally, che non è riuscito a raggiungere il primo. Il prezzo ha formato un hammer invertito martedì, il cui rialzismo è stato confermato mercoledì con una chiusura sopra il corpo reale dell’hammer. Potrebbe restare interesse nei livelli di congestione di 4.100 da inizio mese vicino alla DMA su 100.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo formi un minimo più basso e scenda dal canale ascendente a breve termine.
I trader moderati andrebbero short sul secondo picco.
I trader aggressivi potrebbero entrare in una posizione long contraria, approfittando di un allettante equilibrio rischio/ricompensa per via della prossimità del supporto. Poi, si unirebbero al resto del mercato con una short.
Esempio di trade
Posizione long aggressiva:
- Entrata: 4.125
- Stop-Loss: 4.100
- Rischio: 25 punti
- Obiettivo: 4.200
- Ricompensa: 75 punti
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3
Nota: L’autore al momento non possiede nessuno degli asset menzionati nell’articolo.