Continua la pressione sullo spread dovuta sia ad un aumento dei tassi da parte della Bce che andrebbe a penalizzare un paese con forte debito pubblico sia all’avvicinarsi delle elezioni politiche del 2023. Dal punto di vista tecnico la situazione si presenta al rialzo dopo che i prezzi hanno violato sia il triangolo in formazione negli ultimi mesi sia la trendline ribassista di lungo periodo e si stanno ora avvicinando al livello chiave rappresentato da quota 210/15 punti, 50% di ritracciamento di tutto il movimento di ribasso partito dai massimi del 2018 a 328 ma soprattutto dove transita la trendline ribassista di lungo periodo. Su questo livello si decideranno le sorti dello spread per i prossimi mesi. Una sua tenuta infatti un rientro dei valori verso 170 e quindi 155. Una violazione della trendline invece spingerà ulteriormente i prezzi al rialzo verso 237/40 e successivamente verso 285/90 con tutte le conseguenze del caso.