Al momento della scrittura, la sterlina è pressoché invariata rispetto alla chiusura di ieri, attestandosi a circa 1,3580. Tuttavia, prevediamo che il cambio scenderà nei prossimi giorni, dirigendosi verso 1,34.
Abbiamo tre motivi per questa previsione, due fondamentali ed uno tecnico.
Ieri sera, il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha annunciato l’inizio di un terzo lockdown nazionale per il COVID-19, a partire da oggi, martedì. Il motivo: la nuova variante del coronavirus, altamente contagiosa, ha causato un rapido aumento dei casi nel paese. Senza l’ordine di restare a casa, il sistema sanitario della nazione potrebbe collassare entro tre settimane.
I lockdown, tuttavia, soffocano l’economia e peggiorano il sentimento degli investitori.
Inoltre, l’incertezza che circonda il futuro del settore dei servizi finanziari britannici pesa sul cambio. Il settore rappresenta il 7% dell’economia del paese ma non rientra nell’accordo sulla Brexit.
Il primo motivo è ovvio per chiunque, compresi trader retail e consumatori. Il secondo è meno lampante, ed è più un sottofondo che tormenta le menti di investitori istituzionali ed esperti.
Il motivo tecnico è più chiaro:
Grafico orario GBPUSD
Ieri, la coppia GBP/USD ha cominciato ad essere scambiata all’interno di un pattern ribassista. La sterlina è crollata dell’1,63% per sei ore consecutive, tra le 6:00 ET e le 23:00 ET di ieri.
Il crollo è avvenuto prima dell’annuncio di Johnson circa il lockdown. Ironicamente, da quando il Primo Ministro ha pronunciato le temute parole, la sterlina si è consolidata ed è salita. A dimostrazione della classica mossa “compra sulle voci, vendi sulla notizia”.
Ma c’è dell’altro. Pensiamo che questo movimento di prezzo apparentemente innocuo nasconda un motivo più “aggressivo”.
Il prezzo è salito in una formazione di flag ascendente, dopo il tonfo, o “flag pole”, con gli short seller che hanno coperto le posizioni per restituire i contratti ai broker. Il termine “coprire” significa in realtà “comprare”. Quindi, ovviamente, usciti di scena i venditori, riducendo l’offerta, e comprate le sterline, aumentando la domanda, il prezzo salirà.
Tuttavia, se abbiamo ragione, il pattern attuale è solo temporaneo e la sterlina riprenderà la sua discesa. Se dovesse farlo, ripeterà il precedente brusco tonfo quando gli short seller avranno finito di coprire le loro tracce.
La sterlina ha visto un ribasso, completando la flag alle 2:00 ET, e al momento della scrittura il prezzo è rimbalzato. Tuttavia, non lo consideriamo un rimbalzo sostenibile.
Secondo noi si tratta di una “mossa di ritorno” per ritestare l’integrità del pattern, un termine tecnico usato per indicare una short squeeze. Notiamo che il prezzo si trova proprio sul bottom della flag, che sembra “per caso” aver incontrato la linea di trend in salita infranta. Questo perché i fenomeni tecnici tendono a coincidere, indicando spesso i punti di pressione tecnica.
Il 7 dicembre abbiamo pubblicato una previsione contraria sulla sterlina, affermando che salirà sul lungo termine. Sebbene il pattern non si sia ancora completato, e potrebbe anche non farlo mai, non abbiamo cambiato idea. Questo articolo parla del breve termine.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare che la sterlina scenda sotto il minimo di ieri, per estendere il trend in discesa, e poi attendere un’altra mossa di ritorno a conferma della resistenza della flag.
I trader moderati dovrebbero aspettare lo stesso pattern, ma per un’entrata migliore, più vicina alla resistenza stimata, non per una maggiore fiducia nel trend in discesa.
I trader aggressivi potrebbero andare short ora, ammesso che mettano in conto il rischio e l’obiettivo e vedano se ha senso, prima di entrare nello scambio.
Esempio di trading
- Entrata: 1,3590
- Stop-Loss: 1,3610
- Rischio: 20 punti
- Obiettivo: 1,3490
- Ricompensa: 100 punti
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5