E’ cominciata una settimana che dal punto di vista macroeconomico non propone dati particolarmente impattanti, ciononostante potrebbero essere 5 giorni estremamente interessanti per tutta una serie di motivi. In primo luogo la PBoC ha annunciato che continuerà a mantenere uno yuan stabile dopo la forte svalutazione dei giorni scorsi. E in tema di Cina è giunta la risposta al “ban” Huawei imposto dagli USA, col colosso asiatico che ha minacciato di bloccare ogni rapporto commerciale con quelle società che hanno messo al bando la tecnologia della prima compagnia Telefonica (MC:TEF) del Sol Levante.
Spostandoci verso il Pacifico, registriamo la vittoria della coalizione liberale di centro-destra nelle elezioni australiane. Un risultato che ha portato, inaspettatamente verrebbe da dire, un apprezzamento della valuta di riferimento. E’ stata a dir poco una sorpresa, visto che il mercato aveva anticipato una vittoria laburista di sinistra. Anche il prezzo del petrolio greggio continua a riacquistare slancio dopo che l'OPEC ha dichiarato che secondo gli ultimi dati le scorte si esaurirebbero e i tagli alla produzione rimarrebbero.
Notizie senz’altro positive per il rischio, ma il tutto sta avvenendo in un contesto di tensione in Medio Oriente dove continuano le minacce neppure tanto velate tra Stati Uniti e Iran. Sul fronte negoziati commerciali USA/Cina tutto sembra essersi cristallizzato e in attesa di nuove – cattive o buone che siano – osserviamo una liquidità in lieve spostamento dagli asset rifugio verso il rischio (nonostante un PIL giapponese migliore del previsto), con i rendimenti obbligazionari più alti e l'oro continua a perdere terreno. La forza del dollaro USA è ancora un fattore dominante dopo il dato più che positive relative al Michigan Sentiment di venerdì scorso.
Wall Street ha chiuso la scorsa settimana con una sessione ribassista, l’S&P 500 -0,6% a 2859 punti. Tuttavia nel corso della sessione asiatica i futures USA si sono ripresi registrando un rialzo del + 0,3%. I listini asiatici, ancora una volta, sono stati contrastanti col Nikkei + 0,3% e lo Shanghai Composite -0,9%.
Per quanto riguarda il calendario macroeconomico oggi giornata decisamente soft, ma si dovrà prestare attenzione alle dichiarazioni pomeridiano-serali prima di Clarida (vice Presidente FED) e di Powell (Presidente FED).