Uno dei casi del momento è rappresentato dall’ incremento del rendimento del titolo governativo americano decennale con i prezzi che dopo aver fatto segnare un minimo a 0,5% lo scorso agosto hanno cominciato a salire fino a quasi a triplicare il loro valore.
La valutazione dell’andamento di questo strumento di debito è molto importante perché potrebbe avere impatti significativi sul comparto azionario, leader indiscusso negli ultimi anni, in particolare perché potrebbe annunciare il ritorno dell’inflazione, scomparsa dai radar negli ultimi anni, e con questo obbligare la Fed ad un repentino quanto inaspettato rialzo dei tassi. Questo ovviamente favorirebbe il famoso “flight to quality” cioè lo spostamento di risorse dal comparto azionario a quello obbligazionario.
Da un punto di vista tecnico stiamo assistendo al classico rimbalzo dai minimi che ha raggiunto la prima resistenza a 1,35/36. Il superamento di questo valore cambierà le carte in tavola consentendo un nuovo rafforzamento verso 1,50 e successivamente verso 1,90/92 precedenti massimi del novembre 2019 e 50% di ritracciamento dell’ultima discesa partita nel novembre 2018 da 3,25.
La tenuta della resistenza a 1,35 e ritorni al di sotto di 1,00 ripristineranno la situazione precedente indicando questo movimento solamente come uno spike momentaneo.