- Macrocontesto ostile per le società ad alta crescita
- Le perdite del titolo Tesla sono accelerate dopo che il CEO Elon Musk si è offerto di comprare Twitter
- Alcuni analisti vedono valore nel titolo con un prezzo più basso
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Tesla (NASDAQ:TSLA) è stato un ottimo titolo da comprare sul calo dall’arrivo della pandemia, ad inizio 2020. Ogni volta che il produttore di veicoli elettrici più grande del mondo ha subìto un ribasso, si è ripreso rapidamente, ricompensando i suoi fedeli investitori.
Ma, con gli economisti che prospettano una recessione dietro l’angolo, è difficile prevedere se la società texana ricompenserà ancora gli investitori che continuano a tenersi stretto il titolo.
A giudicare dalla reazione del mercato, sembra che le azioni Tesla siano al centro di una tempesta perfetta. Sono crollate di quasi il 40% quest’anno, il doppio delle perdite dell’indice S&P 500 nello stesso periodo. Venerdì il titolo ha chiuso a 650,28 dollari.
Le perdite sono accelerate da quando l’amministratore delegato Elon Musk si è offerto di comprare Twitter (NYSE:TWTR) con un accordo da 43 miliardi di dollari ad aprile. Agli azionisti TSLA, però, non è piaciuta questa idea. Temono che Musk avrà troppe cose da fare, tra Twitter, Tesla e Space Exploration Technologies Corp.
Musk intenderebbe inoltre usare parte delle sue azioni Tesla come collaterale di prestiti per pagare l’accordo Twitter, anche se il suo ultimo finanziamento non lo prevede.
Un ribasso prolungato
Oltre al problema Twitter, l’attuale macrocontesto risulta piuttosto ostile per società ad alta crescita come Tesla. Fattori come costi delle materie prime più alti, ostruzioni delle filiere e sconvolgimenti della produzione in Cina indicano un ribasso prolungato per i titoli growth, pesando sulle prospettive di una rapida ripresa.
Il sentimento sul mercato è talmente negativo che la recente decisione di Tesla di chiedere l’approvazione per uno stock split 3 a 1 non ha creato alcun entusiasmo. La stessa mossa nel 2020 aveva contribuito ad un balzo del 60% del prezzo delle azioni dal giorno dell’annuncio alla data dell’esecuzione.
Malgrado il contesto complicato, alcuni analisti vedono valore nel malconcio titolo di Tesla e consigliano agli investitori a lungo termine di approfittare di questa debolezza.
Gli analisti di RBC hanno alzato il rating ad outperform da market perform la scorsa settimana, spiegando in una nota ai clienti che Tesla dovrebbe essere in grado di respingere i concorrenti sul lungo termine grazie ai suoi investimenti sulla filiera. E aggiungono:
“Con gli EV che entreranno nella loro terza fase (ormai tutti hanno veicoli elettrici) nella parte media/finale del decennio, crediamo che essere in grado di consegnare EV dipenderà sempre più dalla filiera”.
“Sebbene TSLA sia piuttosto riservata circa gli accordi stretti per la fornitura di materie prime, crediamo che abbia fatto più di altri OEM. L’attenzione della società sull’integrazione verticale (non solo batterie e materie prime, ma anche motori, semiconduttori, software) probabilmente darà frutto”.
RBC, tuttavia, ha abbassato il price target su Tesla da 1.175 a 1.100 dollari. Il nuovo obiettivo è circa il 69% al di sopra del livello a cui ha chiuso il titolo venerdì.
UBS, in una recente nota, scrive che “è ora di essere audaci” ed ha alzato il rating su Tesla da neutral a buy. L’agenzia ha confermato il price target di 1.100 dollari sul titolo. Nella nota si legge:
“Crediamo che le prospettive operative siano più forti che mai. Ci aspettiamo che l’integrazione verticale di Tesla in semiconduttori, software e batterie risulti in una crescita assoluta superiore e redditività nei prossimi anni”.
Morgan Stanley ha anche confermato Tesla come overweight, affermando che gli investitori dovrebbero tenerselo stretto, dopo la notizia che Musk ha messo in guardia da un difficile trimestre in una email ai dipendenti. Nella nota si legge:
“Tesla ha dimostrato, nel corso della sua storia, di poter recuperare terreno con consegne accelerate in chiusura di trimestre, in cui possono registrarsi quantità sproporzionate della produzione di un intero trimestre nell’ultima settimana o due. Inoltre, quanto perso nel Q2 potrebbe offrire una spinta sequenziale per i risultati del Q3”.
Morale della favola
Dopo un enorme sell-off del titolo Tesla nell’attuale downturn, alcuni analisti vedono valore ai livelli attuali, dato il vasto vantaggio della casa automobilistica sul mercato degli EV e il suo eccellente storico di produzione.
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