Avevamo previsto che nel corso di giugno il prezzo delle azioni Tesla (NASDAQ:TSLA) sarebbe tornato ad aumentare ed effettivamente è stato così. Il titolo ha messo a segno una performance vicina al +10% e in generale sembra aver ritrovato slancio, così come tutte le società più capitalizzate del Nasdaq. Ora ci aspetta un mese molto ricco di avvenimenti.
Oggi andremo a fare l’analisi di tutto quello che è successo a marzo e aggiorneremo le nostre previsioni su Tesla per luglio 2021. Lo faremo, come di nostra abitudine, dando uno sguardo ai fondamentali e alle novità che ci aspettano il prossimo mese.
Dati trimestrali sulle consegne e sulla produzione
Tesla ha fatto la sua presentazione trimestrale sull’andamento delle vendite nei primi giorni di luglio, come d’abitudine prima di pubblicare il suo report trimestrale più avanti nel corso del mese. I dati sono stati buoni, ma comunque generalmente in linea con le attese degli analisti.
Sono state consegnate 201.250 automobili Tesla nel corso del secondo trimestre del 2021. Sono circa 1.000 in più della media prevista dagli analisti, per cui parliamo di un errore assoluto molto piccolo. Va notato che quasi tutte le consegne riguardano la Model 3 e la Model Y, le due “entry level” di Tesla. La Model X e la Model S, le ammiraglie della gamma, hanno rappresentato solo l’1% delle vendite nel corso del trimestre. Questo è un dato significativo: Tesla sta passando dall’essere un brand premium all’essere un marchio più alla portata della classe media, un trend che favorisce i ricavi ma non necessariamente i margini.
Per quanto riguarda il vero e proprio report trimestrale, invece, possiamo già nominare le attese degli analisti:
- Per il Q2 2021 è previsto un fatturato di 11,38 miliardi di dollari
- Gli EPS di questi tre mesi dovrebbero essere di 0.89$
- Per l’anno solare 2021 le previsioni attuali vedono il fatturato arrivare a 49,39 miliardi di dollari
- Gli EPS dell’anno dovrebbero essere di 4,30$
Staremo a vedere dove si posizionerà effettivamente questa previsione rispetto ai dati veri e propri.
Bitcoin e problemi di approvvigionamento
Nel corso della presentazione, guidata come sempre da Elon Musk, sono emersi anche più dettagli sulla questione di Bitcoin e sui problemi di approvvigionamento. Elon Musk ha dichiarato di “Non aver mai visto nulla di simile”, riferendosi proprio alla situazione della filiera produttiva. Ha sottolineato che c’è una forte pressione per tutti i materiali di base, i semilavorati e i semiconduttori. In particolare, ha rimarcato la difficoltà nell’ottenere i microcontroller. Si tratta sostanzialmente delle “schede madri” che collegano tutti i vari circuiti delle auto, e sono particolarmente abbondanti in quelle elettriche.
Con riferimento alla questione di Bitcoin, iniziamo ricordando dove sia nata la faccenda. L’8 febbraio scorso, in seguito a un regolare invio alla SEC di informazioni sulla gestione aziendale, Tesla ha rivelato di aver acquistato 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin. Nelle settimane successive, come tutti sappiamo, il prezzo della criptovaluta è decollato raggiungendo nuovi record storici.
Malgrado i record storici, tuttavia, Tesla non ha liquidato per intero la sua posizione. É stato venduto solo il 10% dei Bitcoin in portafoglio, il che potrebbe portare a una minusvalenza sulla restante parte della posizione ora che il prezzo delle criptovalute si è sgonfiato. Ricordiamo comunque che 1,5 miliardi di dollari, per quanto siano una cifra ragguardevole, sono solo una piccola parte della liquidità in cassa di Tesla.
Continuano i problemi di sicurezza, migliora la situazione in Cina
I problemi sulla sicurezza delle automobili Tesla stanno iniziando, a nostro avviso, a diventare preoccupanti per gli azionisti. Anche se potrebbe trattarsi solo di un po’di vento in coda, sappiamo che le diatribe legali possono fare molto male al prezzo dei titoli: spesso e volentieri, più di quanto possano effettivamente farne alla società citata in causa.
Nelle scorse settimane un’ordinanza cinese ha previsto che vengano richiamate 285.000 vetture di Tesla per un aggiornamento al software che gestisce il cruise control. Pare che questo rischi di attivarsi da solo, causando potenziali problemi di sicurezza per il guidatore. Si tratta di auto che Tesla ha venduto nel corso degli anni e che ora dovranno essere sistemate in blocco causando una spesa non da poco.
Malgrado la spesa, comunque, ciò che Tesla teme di più è un problema di immagine. Questo sembra essere scongiurato: Elon Musk ha dichiarato che le vendite di maggio e di giugno sono state buone, mentre solo quelle di aprile hanno effettivamente risentito della cattiva pubblicità nata da questa diatriba.
Ora il problema si sposta però negli Stati Uniti, dove una nuova Model S Plaid da quasi 130.000$ ha preso fuoco intrappolando il suo guidatore all’interno. Si tratta del veicolo più costoso venduto da Tesla ed è un modello appena uscito, che è andato in fiamme per via di un problema non ancora chiaro alla batteria. Questo è un danno di immagine significativamente più rilevante rispetto all’inserimento automatico del cruise control. Probabilmente Tesla dovrà richiamare anche tutte le auto che potrebbero avere lo stesso difetto, se si dovesse trattare di un problema comune e non isolato.
Dove sono dirette le azioni Tesla a luglio 2021?
Siamo fiduciosi per una crescita del prezzo delle azioni Tesla nel corso di luglio. I dati sulle consegne sono stati buoni e ora, se lo dovessero essere anche i report trimestrali, è probabile che vedremo il titolo guadagnare trazione.
Come sempre, ti ricordiamo che qui pubblichiamo le nostre previsioni più generali e di lungo termine. Se invece vuoi rimanere aggiornato sulle mie operazioni su indici, materie prime, forex, azioni e sul mio portafoglio in tempo reale, nella descrizione del mio profilo troverai maggiori informazioni su come seguirmi.