Elon Musk illustrerà mercoledì il Master Plan 3 a Austin
Sette anni dopo la presentazione del Master Plan 2 che aveva come obiettivi la realizzazione di un sistema di guida autonomo e lo sviluppo diffuso di sistemi di accumulo di energia, Elon Musk annuncerà mercoledì 1° marzo ad Austin il Master Plan 3 di Tesla (NASDAQ:TSLA). Nel nuovo piano strategico l’azienda che ha conquistato il mercato mondiale delle auto elettriche (EV) dovrà spiegare come farà per difendersi dall’aggressiva concorrenza dei produttori tradizionali di auto, convertiti alla nuova religione dell’elettrico.
Sui contenuti del Master Plan 3 per ora ci sono solo ipotesi. Musk ha detto che il piano traccerà un percorso “verso un futuro in cui la Terra avrà energia pienamente sostenibile” e parlando più da profeta che da imprenditore ha aggiunto: “Le persone dovrebbero avere ottimismo e speranza per il futuro”.
L’azione è salita dell’82% dall’inizio dell’anno
Gli investitori più che speranze vorrebbe elementi concreti in grado di convincerli che l’azione Tesla, dopo un balzo dell’82% dall’inizio del 2023, ha ancora potenziale di rialzo. Nel 2022 il titolo ha sofferto pesantemente segnando un ribasso del 65%. Lo scorso 6 gennaio ha segnato un minimo di 101,81 dollari, con il quale registrava una perdita del 74% dal top assoluto di 407 dollari del novembre 2021. Il fatto è che oggi a 196,88 dollari (prezzo di chiusura di venerdì 24 febbraio) Tesla è sostanzialmente giunta alla media dei target price dei 36 analisti censiti da Market Screener (200 dollari).
Deutsche Bank (ETR:DBKGn) la settimana scorsa ha confermato il giudizio Buy e alzato il target price a 250 dollari da 220 dollari. Ma gli altri broker decideranno dopo avere analizzato il nuovo piano industriale.
Da un rapido sondaggio fra gli analisti emerge che l’aspettativa principale del mercato riguarda l’annuncio di un nuovo modello di Tesla che costi meno di 30.000 dollari, in grado di affermarsi in quella fascia di clienti che finora non ha comprato un’auto elettrica perché troppo costosa. Altre attese riguardano nuovi veicoli commerciali, sviluppi nei sistemi di accumulo di energia e l’annuncio di un buyback azionario.
Nel 2023 la Model Y potrebbe diventare l’auto più venduta sul Pianeta
Secondo Colin Langan, analista di Wells Fargo (NYSE:WFC), un nuovo modello dal prezzo inferiore ai 30.000 dollari permetterebbe a Tesla di espandere drasticamente il suo mercato potenziale. La prima generazione di vetture Tesla, le Model S e Model X, oggi costano circa 100.000 dollari. Sono poi state affiancate dalle Model 3 e Model Y che vanno sul mercato a circa 50.000 dollari. Con queste vetture Tesla copre circa il 55% del mercato dell’auto. Aggiungendo un EV tra i 25.000 e i 30.000 dollari avrebbe un’offerta rivolta al 95% del mercato dell’auto.
Secondo altri due analisti, Pierre Ferragu di New Street Research e Toni Sacconaghi di Bernstein, senza un nuovo modello a basso costo sarà difficile prevedere la continuazione di un forte trend di crescita per Tesla. Secondo alcune previsioni, Tesla potrebbe arrivare a vendere nel 2023 più di un milione di Model Y, il Suv compatto che gode di un diffuso apprezzamento, di cui ha venduto l’anno scorso 760.000 unità conquistando la quarta posizione nella classifica mondiale delle auto più vendute (elettriche e a motore termico). L’obiettivo è insidiare il primato della Toyota Corolla, l’auto più acquistata sul Pianeta con 1,1 milioni di modelli venduto nel 2022. Ma se anche raggiungesse questo obiettivo, osservano i due analisti, andare oltre sarà molto difficile. Per ipotizzare una continuazione dei galoppanti tassi di crescita di Tesla, quelli che giustificano multipli P/E dieci volte superiori ai tradizionali produttori di auto, serve un nuovo EV economico.
Gli sviluppi nel business dell’accumulo di energia
Ferragu, che ha un giudizio Buy (ma un target price di 150 dollari), dice che dalla giornata di mercoledì potrebbero uscire buone notizia anche per il business dell’accumulo di energia. Tesla ha da poco avviato la nuova fabbrica di megapack a Lathrop (California) che permetterà alla società di quadruplicare la capacità produttiva. I megapack sono grandi accumulatori che servono alle aziende che producono energia rinnovabile da eolico o da fotovoltaico per rendere continua la loro erogazione: infatti ogni giorno accumulano una parte dell’energia prodotta per rilasciarla quando non c’è vento o manca il sole.
Secondo l’analista di New Street Research, il business dell’accumulo di energia potrebbe fruttare un incremento dell’utile per azione (Eps) 2023 e 2024 rispettivamente di 20 centesimi e 50 centesimi. Secondo un articolo di Barron’s, oggi il consensus degli analisti si attende un Eps 2023 di 4,10 dollari e 2024 di 5,60 dollari, realizzati per la maggior parte con la produzione e vendita di auto elettriche.