Consegnate a novembre oltre 100.000 Tesla (NASDAQ:TSLA).
Ampiamente previsto dopo i buoni risultati delle concorrenti Nio e Li Auto, le vendite di Tesla in Cina a novembre hanno battuto ogni record superando le 100.000 unità. Per l’esattezza, le vetture consegnate sono state 100.291, il 39% in più rispetto a ottobre e poco meno del doppio di quelle vendute nel novembre 2021.
Lunedì 5 dicembre gli investitori non hanno fatto in tempo a festeggiare la novità positiva e ufficiale - i dati sulle vendite li ha forniti Cui Dongshu, segretario generale della China Passenger Car Association – che subito un’altra notizia, questa tutta da confermare, viene a offuscare l’orizzonte di Tesla.
Produzione ridotta del 20%.
Secondo fonti anonime interpellate da Reuters e da Bloomberg, la Casa americana avrebbe deciso di ridurre del 20% la produzione nel suo mega-impianto di Shanghai, lo stabilimento principale del gruppo che serve il mercato cinese e quello europeo.
I tagli alla produzione dovrebbero entrare in vigore già questa settimana. Secondo una delle fonti, la decisione è stata presa dopo che Tesla ha valutato l’andamento delle vendite nel breve termine sul mercato cinese. La stessa persona ha detto che l’impianto è abbastanza flessibile da potere eventualmente aumentare rapidamente la produzione se la domanda aumentasse.
E’ la prima volta che Tesla rallenta volontariamente la produzione dell'impianto di Shanghai, mentre le precedenti riduzioni erano state causate dal lungo lockdown della città (due mesi) o da problemi alla catena di approvvigionamento. Nelle ultime settimane molti analisti avevano lanciato l’allarme, insospettiti dai recenti tagli del listino prezzi e dall'aggiunta di incentivi per favorire le vendite (l’assicurazione gratis). Si era rafforzata l’ipotesi che la domanda non fosse cresciuta abbastanza per digerire tutta l'offerta di Tesla, dopo che la fabbrica di Shanghai ha raddoppiato la capacità che oggi è di circa 1 milione di vetture all’anno.
Nettamente accorciati i tempi di consegna.
Un altro indizio negativo sono i tempi di consegna più brevi. Il sito di Tesla mostra che ogni nuova Model 3 o Model Y (i due modelli prodotti a Shanghai) che viene ordinata oggi in Cina sarà consegnata entro la fine del mese. A ottobre ci volevano almeno quattro settimane e nei primi mesi dell’anno i tempi di attesa erano di 22 settimane.
Già una quindicina di giorni fa Junheng Li, Ceo della società di ricerca JL Warren Capital, aveva avvertito che senza nuove promozioni a dicembre gli ordini in Cina per nuove Tesla si assesteranno sulle 25.000 unità, mentre la capacità della fabbrica di Shanghai è di 85.000 vetture al mese. Le esportazioni verso l’Europa, aveva scritto Junheng Li, non basteranno ad assorbire l’eccesso di produzione.
Byd ha superato Volkswagen (ETR:VOWG) e Toyota.
Uno dei problemi di Tesla in Cina è la cresciuta concorrenza dei veicoli elettrici prodotti da Byd, la società di Shenzhen che a novembre ha conquistato il primo posto sul podio dei principali produttori di auto (elettrici e non elettrici) del mercato cinese, sorpassando gli storici leader Volkswagen e Toyota.
Nelle prime quattro settimane di novembre Byd ha venduto in Cina 152.863 veicoli, con un aumento dell’83% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Nello stesso periodo Volkswagen si è fermata a 143.602 auto e Toyota a 115.272, registrando cali rispettivamente dello 0,3% e dello 0,5%.
Oggi Byd capitalizza 53 miliardi, Tesla è a quota 83 miliardi.
Byd, che ha come principale azionista con il 16% Berkshire Hathaway, la società di Warren Buffett, sta conquistando quote di mercato grazie a un’ampia gamma di EV (veicoli elettrici) affidabili e a un prezzo delle sue vetture decisamente più conveniente delle Tesla. Byd ha addirittura aumentato i prezzi a novembre.
Secondo le stime degli analisti, Byd chiuderà il 2022 con un fatturato di 53,9 miliardi di dollari, con un incremento del 75% sull’anno precedente. L’utile è atteso a 2 miliardi di dollari. Quotata a Hong Kong, la società capitalizza 94,5 miliardi di dollari, ovvero 34,6 volte l’utile 2022 e 27 volte l’utile 2023.
Oggi Tesla capitalizza 615 miliardi di dollari (-51% dall’inizio dell’anno) e gli analisti stimano che chiuderà il 2022 con ricavi pari a 83,4 miliardi di dollari, con un incremento del 55% sull’anno precedente. L’utile è atteso a 12,8 miliardi di dollari (+132%). Tesla vale 53 volte gli utili attesi per 2022 e 38 volte quelli del 2023.