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Un ETF per far brillare il portafoglio

Pubblicato 13.05.2022, 12:56
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I mercati statunitensi faticano a trovare un bottom sul breve termine. Sono giorni difficili per gli azionisti praticamente in ogni settore.

La recente lettura sull’indice sui prezzi al consumo (IPC) USA dell’8,35 su base annua ha reso gli investitori sempre più nervosi. Malgrado il lieve calo dal picco dell’8,5% di marzo, il tasso annuo di inflazione resta vicino al massimo di 40 anni.

Intanto, le continue incertezze economiche ed i lockdown in Cina pesano sul sentimento dei mercati. In tempi come questi, i metalli preziosi come oro, argento, palladio e platino, sono solitamente scelti dagli investitori come rifugio dall’inflazione e dall’incertezza a Wall Street.

Ad esempio, il Dow Jones Precious Metals Index ha perso il 3,8% da gennaio.

Dow Jones Precious Metals

Al momento della scrittura, questo giovedì, l’indice S&P 500 ed il Dow Jones Industrial Average sono invece crollati del 17,4% e del 12,5% rispettivamente nello stesso periodo.

Intanto, la domanda di metalli come il rame registra un’impennata per gli sforzi globali di decarbonizzazione. Bank of America si aspetta che i prezzi del rame vedano una “media di 9.813 dollari la tonnellata nel 2022”.

Goldman Sachs resta più rialzista e si aspetta 12.250 dollari la tonnellata entro fine anno.

Esempi di titoli legati ai metalli preziosi

InvestingPro offre accesso ai titoli legati ai metalli preziosi che potrebbero interessare agli investitori a lungo termine. Ad esempio, tra i nomi large-cap ci sono varie società minerarie canadesi, come Barrick Gold (NYSE:GOLD); Agnico Eagle Mines (NYSE:AEM); e Wheaton Precious Metals (NYSE:WPM). Ma anche la sudafricana Gold Fields (NYSE:GFI); e Royal Gold (NASDAQ:RGLD), in Colorado.

Chi cerca titoli legati ai metalli preziosi sottovalutati potrebbe dare un’occhiata a Eldorado Gold (NYSE:EGO); AngloGold Ashanti (NYSE:AU); o la peruviana Compania de Minas Buenaventura (NYSE:BVN).

Per quanto riguarda le società in rapida crescita, ci sono la canadese Turquoise Hill Resources (NYSE:TRQ); SSR Mining (NASDAQ:SSRM); Royal Gold; Compania de Minas Buenaventura; e Pan American Silver (NASDAQ:PAAS).

Tra i titoli dei metalli preziosi, le azioni dei titoli da dividendo solitamente presentano un premio. Tra questi, Barrick Gold; Agnico Eagle Mines; Canada-based Kinross Gold (NYSE:KGC); Gold Fields; Pan American Silver; e AngloGold Ashanti.

Infine, agli investitori che prestano attenzione ai price target degli analisti interesserà sapere che numerosi titoli potrebbero vedere un considerevole rialzo dagli attuali livelli di prezzo. Ad esempio, Vista Gold (NYSE:VGZ); Kinross Gold; SSR Mining; El Dorado Gold; Wheaton Precious Metals; e AngloGold Ashanti.

Comprensibilmente, scegliere dei titoli che meglio si adattano agli obiettivi dei singoli portafogli richiede una seria due diligence. Gli investitori retail potrebbero anche pensare di investire su un exchange-traded fund (ETF) che offre ampia esposizione a società legate ai metalli preziosi ed all’industria mineraria.

Esempi di ETF legati ai metalli preziosi

Al momento, ci sono una trentina di ETF negli USA focalizzati sui metalli preziosi. Numerosi di questi fondi possiedono metalli preziosi fisicamente conservati nei caveau delle banche. Altri investono usando derivati come contratti di future o opzioni che offrono un’esposizione diretta ai prezzi dei metalli. Ad esempio:

  • Aberdeen Standard Physical Precious Metals Basket Shares ETF (NYSE:GLTR), -3,4% sull’anno in corso (YTD);
  • Invesco DB Precious Metals Fund (NYSE:DBP), -3,1%;
  • iShares Silver Trust (NYSE:SLV), -11,1%;
  • SPDR Gold Shares (NYSE:GLD), -0,4%.

Numerosi ETF offrono un accesso diversificato ai titoli del segmento metalli ed estrazione mineraria. Nell’articolo di oggi ne presenteremo uno.

SPDR S&P Metals & Mining ETF

  • Prezzo attuale: 48,79 dollari
  • Range su 52 settimane: 38,65 - 66,63 dollari
  • Rendimento dividendo: 0,59%
  • Percentuale di spesa: 0,35% annuo

SPDR S&P Metals and Mining ETF (NYSE:XME) investe su metalli e società minerarie USA. Ha cominciato gli scambi nel giugno 2016.

XME Weekly Chart

XME al momento investe su 32 nomi e i primi 10 rappresentano circa metà dei 2,57 miliardi di dollari di asset netti. Circa il 45% dei titoli appartiene al settore siderurgico. Seguono carbone e carburanti consumabili (15,5%), oro (11,8%), alluminio (11,2%) e metalli diversificati e miniere (9,2%).

Tra i nomi più importanti ci sono Steel Dynamics (NASDAQ:STLD); Arch Resources (NYSE:ARCH); Reliance Steel & Aluminum (NYSE:RS); Allegheny Technologies (NYSE:ATI); Nucor (NYSE:NUE); Royal Gold.

XME ha visto ritorni di oltre l’8,9% da gennaio e del 5% negli ultimi 12 mesi. Ha toccato un massimo di 52 settimane il 18 aprile.

I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 5,28x e 1,99x. Restiamo rialzisti sui prezzi delle materie prime e crediamo che XME meriti attenzione.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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