Pare evidente come la attuale situazione di correzione al ribasso degli indici appaia quanto mai necessaria. La borsa americana tende ad amplificare di 15 volte i valori dell'economia reale. Attenzione, non siamo ancora usciti dalla più grave crisi del dopoguerra! L'enorme liquidità con cui si è asfaltata la strada piena di buche di una crescita mondiale che arranca e mostra i limiti anche in oriente non può essere infinita! Metafore a parte credo che, soprattutto per la nostra piccola "borsetta domestica", vedere "i giganti tirare il fiato non sia poi così sbagliato. Credo anche che sarebbe ora di tirare fuori un po' di ottimismo casalingo e magari sfornare finalmente qualche dato positivo relativo alla nostra economia (forse qualcosa si affaccia all'orizzonte come investimenti stranieri medio orientali e indici che finalmente cambiano direzione come quello del debito pubblico e della disoccupazione...). Sta di fatto che sarebbe ora di "lateralizzare" in un contesto di ritracciamenti generali che fugano la grave e incombente minaccia dell'ennesima bolla mondiale che questa volta sarebbe della stupidità. Se questo accadrà nel medio termine allora rivedremo crescere gli indici con rinnovata fiducia e soprattutto con la nostra "amata" borsa che potrebbe vedere diminuire realmente la forbice che si è venuta a creare negli ultimi tre-quattro anni rispetto alle concorrenti borse continentali e finanche mondiali.