Il dollaro USA crolla ai minimi plurimensili: tassi Fed fermi fino al 2022

Pubblicato 11.06.2020, 07:29
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
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Gli investitori hanno fatto crollare il dollaro USA ai minimi storici dopo che ieri la Federal Reserve ha chiarito esplicitamente che i tassi di interesse resteranno tali per almeno un altro anno e mezzo. Secondo il “dot plot” aggiornato delle proiezioni dei tassi di interesse a giugno, i policy-maker statunitensi non vedono un aumento dei tassi di interesse fino al 2022. Proseguiranno inoltre  gli acquisti di obbligazioni del Tesoro “almeno al ritmo attuale”, lasciando aperta la possibilità di ulteriori acquisti di bond.

La prospettiva di altra liquidità facile per altri 18 mesi è negativa per il dollaro USA in quanto cancella la speranza di aumenti dei rendimenti e scoraggia i trade di beni rifugio. Una riluttanza della banca centrale verso l’aumento dei tassi fa male al mercato durante un deterioramento della crescita, ma quando i mercati e le economie sono in modalità di ripresa come adesso,  i tassi di interesse bassi a supporto della ripresa incoraggiano la propensione al rischio.  Per tutti questi motivi, euro, sterlina, dollaro australiano, dollaro canadese e dollaro neozelandese sono schizzati ai massimi plurimensili contro il biglietto verde. Il maggiore beneficiario è stato il dollaro australiano, in salita di oltre un percentuale fino al massimo da luglio 2019. Il cambio EUR/USD è salito sopra 1,14 al massimo di quasi tre anni.  

La necessità di una politica accomodante è stata chiarita dalla visione della Fed secondo cui il virus pone dei rischi considerevoli e, in base alle dichiarazioni del Presidente della Fed Jerome Powell, la banca centrale non sta minimamente prendendo in considerazione l’aumento dei tassi di interesse. il report sull’occupazione di maggio è stato positivo ma il tasso BLS jobless sottostima la disoccupazione e non è chiaro se il mercato del lavoro abbia toccato il minimo a maggio, secondo Powell, che vede una ripresa del secondo semestre supportata dai tassi di interesse a zero. La piena ripresa, tuttavia, “non arriverà finché le persone non si sentiranno al sicuro”. Di conseguenza, la banca continuerà ad utilizzare i suoi poteri per concedere liquidità e adeguare il ritmo degli acquisti di bond. La banca deve continuare ad acquistare bond e tenere i tassi di interesse a zero in quanto “c’è molto lavoro da fare” per riportare 22-24 milioni di lavoratori al proprio posto di lavoro e molti di loro potrebbero restare senza occupazione per un po’. I prossimi mesi saranno “importanti per valutare la storia reale” ma è chiaro dalle proiezioni della Fed e dal cauto ottimismo di Powell che il lavoro della banca centrale è passato dall’evitare una depressione ad incoraggiare una ripresa, il che è positivo per l’economia USA.

Ecco i punti principali dell’annuncio della Fed:

  • Acquisti di bond “almeno al prezzo attuale” 
  • Previsione di tassi a zero fino al 2022 
  • Niente tassi negativi 
  • Previsione di un tasso di disoccupazione al 9,3% alla fine del 2020 e del 6,5% alla fine del 2021 
  • Previsione di un calo del PIL del 6,5% nel 2020, e di un aumento del 5% nel 2021 

Il cambio USD/JPY è rimbalzato dopo il FOMC, ma con gli ulteriori miglioramenti previsti negli USA, le perdite potrebbero essere limitate. 

I trade del rischio possono proseguire? In base al FOMC di oggi la risposta è sì, ma l’andamento dei cambi come EUR/USD, AUD/USD, NZD/USD e USD/CAD chiedono una correzione. Nelle ultime settimane gli investitori hanno fatto salire valute e azioni con la convinzione che il peggio sia passato e le dichiarazioni di Powell insieme alle proiezioni del FOMC ci fanno pensare che anche la banca centrale la veda così.

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