Dopo un solido avvio di settimana, mercoledì le borse si sono prese una pausa, per lo meno nella mattinata di scambi europei, mentre siamo nel pieno della stagione delle trimestrali.
Gli investitori attendono con impazienza la pubblicazione di una nuova serie di dati sugli utili, fra qui quelli di AT&T, Boeing (NYSE:BA) e Caterpillar. Pertanto assisteremo probabilmente a un aumento della volatilità, soprattutto per l’indice Dow Jones.
Mentre scriviamo, i future sull’S&P 500 sono in calo dello 0,30% e quelli sul Nasdaq dello 0,55%, mentre gli indici europei annaspano nonostante le sorprese positive da Peugeot (+0,78%), Daimler (+0,75%) e anche Deutsche Bank (DE:DBKGn) (-3,75%).
In Svizzera, gran parte delle società ha registrato utili superiori alle attese, con Lonza in rialzo del 2% e Sulzer in progresso dell’1,30%. EFG è scivolata del -8,27%, dopo una contrazione, pari quasi a un terzo, degli utili netti negli ultimi 12 dodici mesi. L’indice SMI cede lo 0,10%.
Sul mercato forex, il dollaro australiano ha registrato la performance peggiore, perdendo un altro 0,35% contro il dollaro. Durante la seduta asiatica, l’AUD/USD è sceso da $0,7005 a $0,6980, perché appare più probabile un altro taglio del tasso della RBA ad agosto. Dal 19 luglio, l’aussie ha ceduto l’1,50% contro il dollaro. Prevediamo un’ulteriore flessione per il dollaro australiano, il prossimo obiettivo è la soglia a 0,69.
Il biglietto verde ha proseguito il suo rally in vista della riunione del FOMC della prossima settimana. Il costante apprezzamento del dollaro suggerisce che gli investitori si aspettano che le altre banche centrali interverranno più aggressivamente della Fed nel tagliare i tassi ed espandere l’allentamento quantitativo. In effetti, la BCE, la cui riunione di luglio si terrà domani, dovrebbe riprendere l’allentamento quantitativo e poi tagliare i tassi. Secondo il mercato monetario, per domani c’è una probabilità del 43% di un taglio da 10 punti base del tasso sui depositi. Tale probabilità sale all’82% per settembre, all’89% per ottobre e al 92% per dicembre. Di conseguenza, la moneta unica ha continuato a scendere e la coppia EUR/USD ha toccato un nuovo minimo plurimensile a quota 1,1127, in calo dello 0,12% durante la seduta. Ci aspettiamo che la BCE risulti molto più colomba di quanto lo sarà la Fed alla riunione della prossima settimana. In tale contesto, il dollaro dovrebbe continuare ad apprezzarsi.