Il Petrolio Greggio ha continuato a essere oggetto di pressioni a vendere perché cresce lo scetticismo sul raggiungimento di un accordo OPEC fra i maggiori produttori.
L’agenzia Reuters ha riferito che lunedì l’Arabia Saudita non parteciperà al vertice fra i produttori OPEC e non OPEC.
Secondo l’Arabia Saudita, partecipare a un incontro con i produttori che non fanno parte dell’OPEC non avrebbe senso, se prima i 14 membri del cartello non raggiungono un accordo fra loro sul taglio della produzione di petrolio.
Il mancato accordo su una riduzione significativa della produzione continuerà a pesare sui titoli USA.
Il contratto front month per il WTI è scivolato a 45,14 USD, in calo di quasi il 5% rispetto alla settimana scorsa.
Continuiamo a vendere greggio e titoli legati all’energia (soprattutto nei settori dell’esplorazione e della produzione), oltre ad eventuali rally legati all’accordo sulla produzione.
Siamo estremamente scettici sulla volontà dei maggiori produttori di petrolio di tagliare o limitare la loro produzione.
Nel breve termine, la base dell’USD/NOK a 8,50 dovrebbe fornire un supporto per un rimbalzo ai massimi visti di recente a 8,63.
A margine, una decisione inattesa dell’OMC contro Boeing (NYSE:BA) probabilmente provocherà una reazione forte del presidente designato Trump.
Ulteriori segnali di politiche protezioniste dall’amministrazione Trump saranno verosimilmente negativi per i prezzi del greggio.