Il recente tonfo dei mercati è stato particolarmente duro per i titoli a bassa e media capitalizzazione (cap). Ma, mentre Wall Street cerca di riprendersi dopo l’aumento dei tassi di interesse da 25 punti base della Fed, gli investitori potrebbero cominciare a considerare le malconce valutazioni di queste società un’opportunità di acquisto.
Con una market cap sotto i 2 miliardi di dollari, le small-cap solitamente offrono un potenziale di rialzo più significativo rispetto alle mid-cap, che hanno una market cap tra i 2 ed i 10 miliardi di dollari. Al contempo, i titoli mid-cap solitamente sono meno volatili di quelli small-cap.
Molti investitori cercano tra queste società quelle che possono offrire enormi ritorni ai loro azionisti. Molti nomi small e mid cap diventano inoltre obiettivi di acquisizione, con un rialzo dei prezzi delle azioni.
Nell’articolo di oggi parleremo di due exchange-traded funds (ETF) che potrebbero essere interessanti per chi vuole diversificare il portafoglio guardando oltre il mondo large-cap. Comprensibilmente, la capitalizzazione di un’azienda cambia in continuazione, dal momento che i prezzi delle azioni si muovono costantemente. Dunque un ETF small-cap potrebbe benissimo contenere anche titoli mid-cap.
1. First Trust Mid Cap Growth AlphaDEX Fund
- Prezzo attuale: 66,25 dollari
- Range su 52 settimane: 59,92 - 79,92 dollari
- Percentuale di spesa: 0,70% all’anno
Il primo della lista è First Trust Mid Cap Growth AlphaDEX® Fund (NASDAQ:FNY), che investe su titoli growth mid-cap selezionati nell’indice NASDAQ US 600 Mid Cap Growth Index. I fattori growth utilizzati per la selezione sono: crescita delle vendite, apprezzamento del prezzo e rapporto vendite/prezzo (S/P).
FNY replica l’indice NASDAQ AlphaDEX Mid Cap Growth Index, ribilanciato trimestralmente. Il fondo è stato lanciato nell’aprile 2011 e al momento possiede le azioni di 223 titoli.
Oltre il 10% degli asset netti di 312,1 milioni di dollari è rappresentato dalle prime 10 società. I nomi del settore sanitario hanno la fetta maggiore, il 15,98%. Seguono IT (14,50%), industriali (13,93%), beni di consumo voluttuari (13,60%) e finanziari (12,48%), tra gli altri.
Tra i nomi più importanti troviamo le società energetiche Antero Resources (NYSE:AR), APA (NASDAQ:APA), Ovintiv (NYSE:OVV); il gruppo di infrastrutture midstream Targa Resources (NYSE:TRGP); il produttore di alluminio Alcoa (NYSE:AA); e il distributore di prodotti chimici Univar Solutions (NYSE:UNVR).
FNY ha segnato un massimo storico nel novembre 2011. Tuttavia, è crollato del 10,7% sull’anno in corso e del 5% sugli ultimi 12 mesi.
I rapporti P/E e P/B si attestano rispettivamente a 18,21x e 4,09x. Crediamo che il recente calo di molti dei nomi del fondo implichi un migliore profilo di rischio/ritorni per gli investitori a lungo termine.
2. Janus Henderson Small/Mid Cap Growth Alpha ETF
- Prezzo attuale: 60,97 dollari
- Range su 52 settimane: 55,27 - 70,78 dollari
- Rendimento dividendo: 0,32%
- Percentuale di spesa: 0,30% all’anno
Il secondo fondo di oggi è Janus Henderson Small/Mid Cap Growth Alpha ETF (NASDAQ:JSMD). Investe su aziende small e mid-cap con solidi fondamentali e potenziale di crescita dei ricavi e della profittabilità. Il fondo ha cominciato gli scambi nel febbraio 2016.
JSMD, che possiede le azioni di 265 aziende, replica l’indice Janus Henderson Small/Mid Cap Growth Alpha Index. I primi dieci nomi rappresentano circa un quinto degli asset netti di oltre 161 milioni di dollari.
In termini di allocazione settoriale, troviamo IT (32,08%), sanitari (22,52%), industriali (13,37%) e beni di consumo voluttuari (11,54%).
In cima alla lista ci sono la società di virtualizzazione VMware (NYSE:VMW); la società di diagnostica molecolare Qiagen (NYSE:QGEN); Ubiquiti Networks (NYSE:UI), che produce prodotti wireless per la comunicazione dati; Chemed (NYSE:CHE), che ha varie linee di attività redditizie, e l’azienda di agri-scienza FMC (NYSE:FMC).
Anche JSMD ha segnato un massimo storico nel novembre 2021. Tuttavia, è sceso di circa il 10,5% negli ultimi 12 mesi, e quasi tutto il ribasso è avvenuto nel 2022.
I rapporti P/E forward e P/B si attestano rispettivamente a 19,95x e 6,04x. Gli investitori buy-and-hold potrebbero premere il tasto “buy” intorno a questi livelli.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.