Buonasera ai Lettori di Investing.com,
Nell’articolo di oggi parlerò di uno degli argomenti più importanti, che risulta fondamentale per chi, come me, sfrutta le materie prime come fonte di entrata a medio – lungo periodo.
Sto parlando del report più famoso dedicato alle materie agricole, ovvero il Wasde.
Qualunque sia la nostra operatività all’interno dei mercati, dobbiamo sempre considerare come punto di partenza l’analisi fondamentale, in quanto ci fornisce indizi importanti sul perché un certo sottostante si stia muovendo in un determinato modo.
Nel mercato delle materie prime ad esempio, esistono moltissimi report con cadenza settimanale e/o mensile che ci aiutano a capire le diverse situazioni in cui si trovano le commodities, fornendoci dati importantissimi su: produzione, coltivazione, domanda, offerta ecc.
Che cos’è il report Wasde?
Il World Agricultural Supply and Demand Estimates è un rapporto completo stilato dall’USDA (United State Department of Agricolture) che fornisce le previsioni complete sulla domanda ed offerta per le colture (US e mondiali) e per il bestiame (solo USA).
I bilanci WASDE da tenere sott'occhio
La relazione riporta un bilancio completo per ciascuna materia prima dividendo le stime tra le componenti relative alla domanda (uso domestico o domestic use, esportazioni o exports e scorte finali o ending stocks) e le componenti relative all’offerta (scorte iniziali o beginning stocks, importazioni o imports e produzione o production.
Il WASDE riporta anche le previsioni dei prezzi stagionali per la maggior parte delle commodities prese in considerazione. I prezzi legano insieme i dati sulla domanda e offerta ed indicano anche potenziali decisioni sulle piantagioni future.
Cosa dice il report Wasde dell’11 Aprile 2017?
Martedì 11 aprile è uscito l’ultimo report WASDE e proprio nel periodo primaverile si alza l’attenzione da parte degli operatori verso queste news, in quanto aumenta l’incertezza per la maggior parte dei prodotti agricoli per l’inizio delle semine.
Concentrandosi su Grano, Mais e Soia, il report ha mostrato in tutti e tre i comparti un aumento delle scorte. Ciò si traduce in un amento dell’offerta non sostenuto da una conseguente crescita della domanda per cui si è vista un’iniziale discesa dei prezzi. L’aumento delle scorte è stato riscontrato non solo per il mercato USA ma anche per la produzione Sud Americana.
Questi dati negativi per la ripartenza dei prezzi si sono susseguiti per quasi tutti i mesi del 2017, nonostante questo non siamo scesi sotto i minimi segnati nel 2016. Pertanto a mio avviso il mercato era già orientato verso l’uscita di tali valori e aveva preventivamente scontato una possibile discesa dei prezzi. Infatti, solamente dopo una mezz’ora circa i prezzi sono tornati a muoversi positivamente recuperando totalmente o parzialmente le perdite della giornata.
Si tratta del mercato che ha subito le maggiori discese negli ultimi giorni, a causa di un possibile aumento degli acri coltivati in sostituzione del mais.
I prezzi hanno raggiunto tecnicamente un livello di iper-venduto e da un punto di vista fondamentale, nonostante l’aumento dell’offerta, anche la domanda potrebbe tornare a crescere in maniera prominente grazie alla richiesta del maggior consumatore al mondo, la Cina (esportazioni in aumento del 16.4%).
Future di Luglio: chiusure sotto 945 – attenzione a nuovi ribassi; chiusure sopra 964 – possibile rally rialzista.
In opposizione alla soia, avendo una possibile riduzione degli acri coltivati e di conseguenza dell’offerta, il mais è il comparto che meglio potrebbe performare nel medio lungo-termine.
Attualmente si stanno anche registrando problematiche meteorologiche che rallentano i raccolti e potrebbero favorire ancor di più una crescita dei prezzi nelle prossime settimane.
Future di Luglio: tecnicamente il livello di attenzione per il mantenimento di un outlook rialzista è 370.
Come per gli altri comparti anche qui l’aumento delle scorte continua a pesare negativamente.
Per il mercato USA, come per il Mais, il clima potrebbe favorire un recupero dei prezzi, ancora molto sottovalutati rispetto al passato.
E’ tra queste la materie prima con il maggior numero di posizioni short da parte di operatori istituzionali e retail.
Proprio per questa ragione non appena uscirà anche solo una piccola notizia positiva potremo vedere, anche se di breve termine, dei forti rally rialzisti.
Future di Luglio: tecnicamente il livello di guardia per la ripresa o meno delle quotazioni rialziste può essere identificato nell’area dei 445.