I tori dell’oro sono tornati al comando: questa settimana i prezzi del metallo prezioso sono saliti al massimo storico di 1.974,70 dollari, superando il picco di settembre 2011.
Sul Comex i future dell’oro, saliti di quasi il 25% quest’anno, sono scambiati a 1.955,50 dollari al momento della scrittura, spinti dalle crescenti incertezze sulle previsioni economiche, dai tassi di interesse bassi e dallo stimolo della Federal Reserve e del governo USA. Di conseguenza, il metallo giallo si sta avvicinando alla soglia mai raggiunta dei 2.000 dollari.
Non ci sorprende che gli estrattori di oro abbiano superato di gran lunga tutti sui mercati quest’anno. Gli ETF legati all’oro sono saliti di pari passo al metallo prezioso, con il VanEck Vectors Gold Miners ETF (NYSE:GDX) in salita di circa il 169% dal minimo di marzo, contro il rialzo del 47% dell’S&P 500 nello stesso periodo.
Di seguito, esamineremo tre estrattori di oro che dovrebbero riportare delle crescite esplosive degli utili nelle prossime settimane, grazie all’impennata dei prezzi dell’oro.
1. Newmont Goldcorp rilascerà gli utili il 30 luglio prima dell’apertura
- Stima crescita utili per azione (EPS) trim. 2: +158% su base annua
- Stima crescita entrate: +5% su base annua
Newmont Goldcorp (NYSE:NEM) – il maggiore produttore aurifero mondiale per valore di mercato, produzione e riserve – ha visto il titolo schizzare del 108% dal minimo di marzo, superando di oltre il doppio i rialzi dell’S&P 500 nello stesso intervallo di tempo.
Il titolo, che aveva toccato il massimo da novembre 2011 a 70,30 dollari a inizio settimana, ha chiuso ieri a 68,59, dando all’azienda di Greenwood Village, in Colorado una valutazione di 55 miliardi di dollari.
Lo scorso trimestre gli utili di Newmont sono aumentati nove volte in più rispetto all’anno precedente. il prossimo report sugli utili verrà rilasciato prima della campanella di apertura di domani, giovedì 30 luglio.
Ci si aspetta un utile per azione da 0,31 dollari nel secondo trimestre, vale a dire un aumento annuo del 158% rispetto a 0,12 dollari dello scorso anno.
Oltre ai dati, gli investitori seguiranno gli aggiornamenti di Newmont sulle previsioni fino alla fine dell’anno e oltre. L’azienda di recente ha previsto una produzione tra 6,2 e 6,7 milioni di once all’anno fino al 2024.
2. Kirkland Lake Gold rilascerà gli utili il 30 luglio prima dell’apertura
- Stima crescita utili per azione (EPS) trim. 2: +44% su base annua
- Stima crescita utili: +105,5% su base annua
Le azioni di Kirkland Lake Gold (NYSE:KL) sono schizzate del 181% dal minimo del 16 marzo. Il titolo ha toccato lunedì il minimo di 51,30, per poi attestarsi ieri a 50,64, dando all’azienda di Toronto una capitalizzazione di mercato da 10,6 miliardi di dollari.
Ci si aspetta che gli utili del secondo trimestre di Kirkland Lake, attesi per giovedì prima dell’apertura USA, mostrino il risultato dell’impennata del prezzi e dei volumi di produzione dell’oro.
Ci si aspetta un utile per azione da 0,72 dollari nel secondo trimestre, vale a dire un aumento annuo del 44%. Per le entrate si prevede un aumento del 105% per lo stesso periodo, a 578,16 milioni.
L’azienda canadese ha annunciato il 7 luglio una produzione in salita del 54% sull’anno precedente, a 329,770 once. Nel primo semestre l’azienda ha prodotto 660.634 once, il 48% in più rispetto al primo semestre 2019.
3. Barrick Gold rilascerà gli utili il 10 agosto prima dell’apertura
- Stima crescita utili per azione (EPS) trim. 2: +100% su base annua
- Stima crescita utili: +43% su base annua
Le azioni di Barrick Gold (NYSE:GOLD), il secondo produttore di oro al mondo, sono schizzate del 133% dal minimo di metà marzo. Il titolo, schizzato lunedì al massimo di sette anni di 30,20 dollari, ha chiuso ieri sera a 29,59, dando all’azienda di Toronto una capitalizzazione di mercato da 52,6 miliardi di dollari.
Barrick ha riportato un aumento del 55% dei profitti nel primo trimestre e rilascerà gli utili trimestrali lunedì 10 agosto prima dell’apertura.
Ci si aspetta un utile per azione da 0,18 dollari nel secondo trimestre, vale a dire un aumento annuo del 100%. Per le entrate si prevede un aumento del 43% per lo stesso periodo, a 2,94 miliardi, grazie all’aumento dei prezzi dell’oro e ad una maggiore produzione.
Oltre ai dati, gli investitori seguiranno gli aggiornamenti di Barrick sulle previsioni relative ai prossimi trimestre. L’azienda di recente ha rivisto al ribasso le previsioni sulla produzione a 4,6 e 5,0 milioni di once contro i 4,8 e 5,2 milioni precedenti a causa della chiusura di una miniera in Papua New Guinea.