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Zalando: il rialzo non si ferma, gli analisti inseguono

Pubblicato 18.01.2023, 12:59
Aggiornato 05.03.2021, 16:55
Goldman Sachs (NYSE:GS) conferma il giudizio Buy e alza ancora il prezzo obiettivo: il titolo ha già guadagnato il 126% negli ultimi tre mesi e mezzo.

Viaggio all’inferno andata e ritorno.

Il viaggio all’inferno degli azionisti di Zalando comprendeva, a sorpresa, anche il biglietto di ritorno. Con il rialzo del 2,4% di oggi a 43,79 euro il titolo del gruppo tedesco leader in Europa nelle vendite online di calzature e abbigliamento è tornato ai livelli dello scorso aprile, prima del drammatico profit warning lanciato a fine maggio. Il rialzo dal minimo di 19 euro dello scorso 30 settembre è del 126% in tre mesi e mezzo. Una performance così non soddisfa ancora Goldman Sachs, che questa mattina (mercoledì 18 gennaio) ha confermato la raccomandazione Buy e ha alzato il target price a 49 euro dai precedenti 42, obiettivo di prezzo che la banca americana aveva fissato soltanto cinque giorni fa. 
D’altronde l’azione Zalando sembra diventata come il mercurio: la insegui ma non riesci a prenderla tanto sale velocemente. Il contrario di quanto è successo nei primi nove mesi del 2022, quando non ha fatto altro che scendere arrivando a perdere a fine settembre il 72% dall’inizio dell’anno.

DZ Bank neutrale: prudente sul 2023


Dopo questa corsa folle sull’ottovolante due importanti broker, DZ Bank e JP Morgan (NYSE:JPM), pensano che sia ora di prendere una pausa. Nei giorni scorsi entrambi hanno annunciato una raccomandazione Neutral. DZ, che il 16 gennaio ha abbassato il giudizio dal precedente Buy, ha comunque alzato il target price a 43 euro da 39 euro. Ieri JP Morgan ha confermato la precedente scelta neutrale  e ha fissato un target price piuttosto prudente a 35 euro.
Thomas Maud, l’analista di DZ Bank, dice di non avere dubbi sul fatto che Zalando raggiungerà gli obiettivi annunciati per il bilancio 2022 (obiettivi fortemente ridimensionati dal profit warning di fine maggio), ma abbraccia la prudenza sulle prospettive del 2023, anno in cui si aspetta solo una crescita moderata a causa della complessiva situazione macroeconomica, contrassegnato da un calo della fiducia dei consumatori in Europa.
A oggi la media dei target price degli analisti è 41 euro. All’inizio di novembre era 38 euro. Fra gli analisti con il target più alto c’è Joerg Frey di Warburg Research che vede la possibilità di un’ulteriore crescita in Borsa di Zalando e la settimana scorsa ha ribadito la raccomandazione Buy e il prezzo obiettivo di 52 euro.

La galoppata di Zalando a confronto con Adidas e Puma


Nel grafico qui sotto riportiamo l’andamento delle quotazioni di Zalando da metà luglio 2022 a oggi, confrontate con i due big tedeschi dell’abbigliamento Adidas e Puma




Nel quarto trimestre 2022 ripresa della redditività

Ci vorrà ancora un mese prima che la società diffonda i dati del quarto trimestre del 2022 e le indicazioni sul 2023. Oggi il consensus degli analisti si aspetta una lieve crescita dei ricavi (3,2 miliardi di euro dai 3,1 miliardi di un anno prima) e una  modesta flessione dell’utile (81 milioni da 88 milioni). Questi numeri riflettono una fiducia elevata nella capacità del management di realizzare la promessa fatta questa estate di difendere la redditività, anche a scapito della crescita. E’ significativo che il consensus degli analisti indichi per l’intero 2022 un margine operativo dell’1,7%, in forte caduta dal 4,5% del 2021. Ma lo stesso consensus si aspetta che nel quarto trimestre il margine operativo sia stato del 4,8%, solo un punto percentuale sotto quello dello stesso periodo dell’anno precedente.

Rigido controllo dei costi.


Evidentemente gli investitori hanno fiducia che le azioni messe in atto per migliorare la redditività continuino a dare i loro frutti, come il più rigido controllo dei costi, soprattutto nella logistica, e la scelta di introdurre un valore minimo per gli ordini che vengono consegnati gratuitamente, una  decisione che ha frenato la discesa del valore medio di ogni ordine, che oggi si è assestato a 56,20 euro. In Italia il minimo è stato fissato a 24,90 euro: per ogni ordine di valore inferiore al cliente vengono addebitati 4,95 euro di spese di spedizione e in questo modo, spiegava la società a novembre, anche gli ordini più piccoli oggi sono profittevoli.

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