Stop al declino dopo quattro trimestri di margini in calo
Mercoledì 26 aprile Meta Platforms renderà noti i risultati del periodo gennaio-marzo 2023, che per gli analisti dovrebbe essere il trimestre della svolta con il ritorno alla crescita della redditività dopo quattro trimestri consecutivi di margini e utili in calo. Wall Street ci crede e un segnale lampante del ritorno di fiducia verso Mark Zuckerberg e la sua creatura lo si è avuto giovedì scorso, 20 aprile, quando Meta ha superato Tesla come capitalizzazione di mercato, salendo al settimo posto fra le società di maggior valore quotate alla Borsa americana. Era da 16 mesi che la market cap di Tesla sopravanzava quella di Meta.
Il sorpasso è stato favorito dalla caduta del 10% di Tesla, proprio giovedì, dopo la pubblicazione di risultati deludenti, con il valore di Tesla scivolato a 515,7 miliardi di dollari contro i 552,4 miliardi di Meta. Come ricorda Barron’s, negli ultimi mesi Musk ha tagliato i prezzi delle auto per puntare sulla crescita delle vendite. Al contrario, Zuckerberg ha tagliato i posti di lavoro e gli investimenti nel metaverso, due mosse che gli investitori hanno apprezzato. Giovedì scorso Zuckerberg ha detto ai dipendenti che non esclude ulteriori licenziamenti in futuro.
Atteso un Ebit margin al 23,5%, in netto recupero
Da quando lo scorso novembre Meta annunciò l’intenzione di licenziare circa un quarto della sua forza lavoro, vale a dire 21.000 persone, il titolo è salito del 140% passando dal minimo di 90 dollari del 4 novembre 2022 ai 221 dollari del 14 aprile scorso. Dall’inizio dell’anno a oggi la società di Zuckerberg è in rialzo del 70%, quella di Musk guadagna il 52%.
Le stime del consensus degli analisti per il primo trimestre di Meta indicano ricavi a 27,6 miliardi di dollari (-1% sullo stesso periodo dell’anno scorso) e un margine operativo (Ebit margin) al 23,5%, in netto recupero dal 19,9% del quarto trimestre 2022. Anche l’utile dovrebbe risultare in crescita a 5 miliardi di dollari dai 4,6 miliardi di tre mesi prima, anche se nettamente inferiore al risultato del primo trimestre 2022 (-48%).
Ancora tagli anche nel 2024? Zuckerberg non si sbilancia
Giovedì il fondatore e Ceo di Meta, la società che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, ha detto che è difficile prevedere se saranno necessari ulteriori tagli nel 2024 e negli anni successivi. Il Wall Street Journal ha riportato i contenuti di una sessione di Q&A (domande e risposte) fra l’imprenditore e i dipendenti del gruppo nella quale Zuckerberg ha detto che circa 4.000 dipendenti sono stati colpiti dall’ultima sessione di licenziamenti annunciata il mese scorso e avviata mercoledì, prima parte di un’operazione che ha come obiettivo finale l’uscita di 10.000 dipendenti.
Fonti interne hanno riferito che i tagli hanno colpito pesantemente i ruoli manageriali, tra cui un gran numero di product manager tecnici. Secondo il Wall Street Journal, tra i ruoli interessati dai tagli figurano la ricerca sull'esperienza dell'utente, il design del prodotto, l'ingegneria del software e la ricerca scientifica sull'intelligenza artificiale. Inoltre sarebbe stato tagliato circa il 75% del team di ingegneria dei problemi informativi di Meta, che lavora su progetti relativi al fact-checking, alle catene di disinformazione elettorale e ai contenuti problematici.
La scommessa di monetizzare i Reels
Il forte rialzo del titolo Meta in questi mesi è stato guidato non solo dal taglio dei costi, ma anche dalle aspettative di nuovi servizi guidati dall’intelligenza artificiale (AI) e nella capacità dei Reels (brevi video degli utenti) di fare concorrenza a TikTok e catturare nuovi investimenti pubblicitari.
Dopo aver perso 14 miliardi di dollari l'anno scorso con Reality Labs, la divisione focalizzata sul metaverso, il management si è impegnato a controllare la spesa per il metaverso al fine di aumentare l'utile operativo complessivo.
Al prezzo attuale di 212,89 dollari Meta vale 23 volte l’utile stimato per il 2023, un multiplo non così a buon mercato. Ma, come si legge su Motley Fool, la società sembra pronta a tornare alla crescita degli utili grazie alla riduzione dei costi e alla monetizzazione dei Reels. Anche l’ostacolo posto da Apple (NASDAQ:AAPL) al tracciamento delle reazioni dei proprietari di iPhone alla pubblicità digitale dovrebbe essere in via di superamento. Gli analisti si aspettano che la società torni a crescere nella seconda metà dell'anno e per l’intero 2023 il consensus stima un utile di 26 miliardi di dollari (contro i 23,2 miliardi del 2022) con un Ebit margin al 26,9% dal 24,8%.
Su 57 analisti censiti da Market Screener, 42 consigliano di comprare le azioni e la media dei target price è 228 dollari (+7% sul prezzo attuale).