La trasparenza e un valore in tutte le relazioni: tra persone, tra imprese, tra istituzioni, nei
rapporti tra privati e poteri pubblici. Nei rapporti economici la trasparenza verso il cliente
costituisce un fattore di successo per qualsiasi impresa; per le banche e cruciale, perche
alimenta quella fiducia che e il fondamento stesso dellfattivita bancaria.
La crisi ha confermato cio che la letteratura ha da tempo messo in evidenza sul
funzionamento dei mercati finanziari. La natura delle transazioni, la tipologia di prodotti offerti,
le specificita cognitive e comportamentali delle persone, la presenza di rilevanti asimmetrie
informative, che tendono ad accentuarsi nelle fasi di tensione, rendono necessario un
intervento pubblico a tutela della trasparenza e della correttezza delle relazioni tra intermediari
e clienti; trasparenza e correttezza che il mercato da solo non e in grado di assicurare.
Lfesperienza della crisi ha mostrato quanto forte sia il nesso tra tutela della clientela,
equilibri patrimoniali degli intermediari e stabilita stessa del sistema finanziario.
Allforigine della crisi, infatti, vi sono relazioni creditizie altamente rischiose (e il caso, ad
esempio, dei mutui subprime) avviate senza una sufficiente considerazione dei rischi che ne
sarebbero derivati sia per i clienti che per gli stessi finanziatori; vi hanno contribuito modalita
distributive perverse (quelle seguite, ad esempio, dai cosiddetti mortgage brokers) che, lungi
dallfincentivare lfinstaurarsi di relazioni corrette e trasparenti, premiavano esclusivamente la
crescita dei volumi.
Ef inoltre risultato evidente che correttezza, fiducia e reputazione influenzano non solo la
qualita dellfattivo degli intermediari ma anche la loro capacita di raccogliere fondi sui mercati, e
quindi il rischio di liquidita. Non e un caso che gli intermediari che hanno saputo costruire nel
tempo una solida base di raccolta al dettaglio hanno retto alla crisi meglio di altri, proprio grazie
alla fiducia che hanno saputo conquistarsi attraverso relazioni corrette e trasparenti con la
clientela.
Ef anche per questo motivo che le risposte regolamentari alla crisi delineate a livello
internazionale hanno rivolto una crescente attenzione ai temi della tutela della clientela. Il
Gruppo dei Venti (G20), nel vertice di Seul dello scorso novembre, ha chiesto che siano definiti
entro breve tempo principi internazionali sulla tutela del consumatore in campo finanziario;
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sono in corso lavori presso il Financial Stability Board e lfOCSE; la Banca dfItalia vi partecipa e
contribuisce.
In alcune delle giurisdizioni che dopo lo scoppio della crisi hanno rivisto lfarchitettura dei
controlli sul sistema finanziario . e il caso, ad esempio, degli Stati Uniti e della Francia ] e stata
dedicata una specifica attenzione al tema della protezione del cliente e alla sua rilevanza per la
stabilita. NellfUnione europea le nuove autorita preposte alla vigilanza microprudenziale sul
sistema finanziario (tra cui la European Banking Authority, EBA) annoverano nel proprio
mandato la tutela del consumatore; tra le numerose iniziative promosse dalla Commissione
dopo la crisi, inoltre, diverse sono relative ai rapporti tra gli intermediari e la clientela.
In questo contesto si inserisce la riforma realizzata lfanno scorso in Italia. Sono state
integrate le finalita della vigilanza svolta dalla Banca dfItalia: agli obiettivi di natura prudenziale
e stato affiancato, con pari dignita, quello di assicurare la trasparenza delle condizioni
contrattuali e la correttezza dei comportamenti degli intermediari. Sono stati potenziati i poteri
di controllo dellfIstituto.
![Reazione del mercato alla vittoria elettorale di Trump nel 2016](https://i-invdn-com.investing.com/news/LYNXMPEA7H0NX_S.jpg)
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