Investing.com - Il dollaro USA è stato misto nei confronti dei suoi omologhi principali nella giornata di martedì, il sentimento del mercato è migliorato e i prezzi del petrolio si sono stabilizzati, abbassando la domanda di valute rifugio come il franco svizzero e lo yen.
Durante la mattinata di scambi europei, il biglietto verde è sceso nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/USD in aumento dello 0,19% a 1,3835.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che il numero dei disoccupati in Germania è diminuito significativamente più del previsto a febbraio e il tasso di disoccupazione del Paese è diminuito in modo imprevisto.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in salita dello 0,32% salendo a 1,6311.
I dati rilasciati oggi dimostrano che l'attività manifatturiera nel Regno Unito è diminuita in linea con le attese a febbraio, mentre una relazione separata ha mostrato che i prestiti sono saliti più del previsto a gennaio.
Il biglietto verde è salito contro lo yen e il franco svizzero, con il cambio USD/JPY in salita dello 0,41% a 82,12 e quello USD/CHF in crescita dello 0,26% a 0,9312 .
I dati ufficiali hanno mostrato in precedenza che l'economia svizzera è cresciuta ad un ritmo più rapido del previsto nel quarto trimestre, mentre un rapporto separato ha dimostrato che l'attività di produzione nel paese è aumentata significativamente più del previsto a febbraio.
Nel frattempo, il biglietto verde è salito contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con il cambio USD/CAD in salita dello 0,02% a 0,9716, AUD/USD in calo dello 0,02% a 1,0184 e NZD/USD in calo dello 0,21% a 0,7506 .
Nella mattinata di oggi, la Reserve Bank of Australia ha tenuto il suo tasso al 4,75%, come era stato previsto, dichiarando che una moneta più forte e un rallentamento della crescita dell'occupazione dovrebbe aiutare a controllare l'inflazione.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,12%.
Nel corso della giornata, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, dovrà riferire davanti alla Commissione bancaria del Senato, a Washington, mentre l'Institute for Supply Management pubblicherà una relazione sulla attività manifatturiera degli Stati Uniti.
Durante la mattinata di scambi europei, il biglietto verde è sceso nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/USD in aumento dello 0,19% a 1,3835.
All'inizio della giornata, i dati ufficiali hanno mostrato che il numero dei disoccupati in Germania è diminuito significativamente più del previsto a febbraio e il tasso di disoccupazione del Paese è diminuito in modo imprevisto.
Il biglietto verde è sceso anche contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in salita dello 0,32% salendo a 1,6311.
I dati rilasciati oggi dimostrano che l'attività manifatturiera nel Regno Unito è diminuita in linea con le attese a febbraio, mentre una relazione separata ha mostrato che i prestiti sono saliti più del previsto a gennaio.
Il biglietto verde è salito contro lo yen e il franco svizzero, con il cambio USD/JPY in salita dello 0,41% a 82,12 e quello USD/CHF in crescita dello 0,26% a 0,9312 .
I dati ufficiali hanno mostrato in precedenza che l'economia svizzera è cresciuta ad un ritmo più rapido del previsto nel quarto trimestre, mentre un rapporto separato ha dimostrato che l'attività di produzione nel paese è aumentata significativamente più del previsto a febbraio.
Nel frattempo, il biglietto verde è salito contro i cugini canadesi, australiani e neozelandesi, con il cambio USD/CAD in salita dello 0,02% a 0,9716, AUD/USD in calo dello 0,02% a 1,0184 e NZD/USD in calo dello 0,21% a 0,7506 .
Nella mattinata di oggi, la Reserve Bank of Australia ha tenuto il suo tasso al 4,75%, come era stato previsto, dichiarando che una moneta più forte e un rallentamento della crescita dell'occupazione dovrebbe aiutare a controllare l'inflazione.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,12%.
Nel corso della giornata, il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, dovrà riferire davanti alla Commissione bancaria del Senato, a Washington, mentre l'Institute for Supply Management pubblicherà una relazione sulla attività manifatturiera degli Stati Uniti.