Investing.com - La sterlina si stacca dai recenti minimi contro il dollaro USA questo giovedì,spinta dai dati positivi sul comparto manifatturiero e sulla produzione industriale, nonostante continuino a pesare i timori per l’effetto della Brexit sull’economia della nazione.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,2999 nella mattinata degli scambi europei, il massimo della seduta che si stacca dal minimo di 31 anni di 1,2786, in salita dello 0,43%.
Stamane l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che la produzione manifatturiera è scesa dello 0,5% a maggio superando le aspettative di un calo dell’1,0%. La produzione manifatturiera ha visto un aumento del 2,4% ad aprile, dato rivisto al rialzo dall’aumento del 2,3% precedentemente riportato.
Su base annua, la produzione manifatturiera è aumentata dell’1,7%, superando le previsioni di un aumento dello 0,7% e dopo l’aumento dell’1,5% ad aprile, rivisto dal precedente aumento dello 0,8%.
Nel report si legge, inoltre, che la produzione industriale britannica è scesa dello 0,5% a maggio, contro le previsioni di un calo dell’1% e dopo l’incremento del 2,1% ad aprile, dato rivisto al rialzo dall’aumento del 2,0% precedentemente riportato.
Su base annua, la produzione industriale è aumentata dell’1,4% a maggio, superando le previsioni di un aumento dello 0,5% e dopo l’aumento del 2,2% ad aprile, rivisto dal precedente aumento dell’1,6%.
Ieri la sterlina è crollata al minimo di 31 anni contro il dollaro, poiché sono riemersi con forza i timori per gli effetti della Brexit sull’economia del paese.
Gli investitori attendono nei prossimi giorni il vertice di politica monetaria della BoE; la scorsa settimana Carney aveva segnalato che nel corso dell’estate potrebbe rendersi necessario un ulteriore stimolo, facendo così salire le aspettative di un possibile taglio dei tassi durante il vertice di agosto.
Martedì la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che esistono rischi “notevoli” per la stabilità finanziaria dopo la Brexit e l’intervento a favore del sistema bancario. Il Governatore BoE Mark Carney ha dichiarato che la manovra rappresenta un “importante cambiamento” che aiuterà l’economia a far fronte alle conseguenze della Brexit.
Il sentimento sul biglietto verde si è leggermente indebolito dopo che i verbali del vertice di politica monetaria di giugno della Fed pubblicati ieri hanno mostrato che la Federal Reserve ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati finché non sarà chiaro l’impatto della Brexit.
Sui verbali è precisato che secondo i membri del FOMC è “prudente aspettare” ulteriori dati prima di considerare un ulteriore aumento dei tassi.
La sterlina è in salita contro l’euro, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,52% a 0,8539, staccandosi dal massimo di 35 mesi di 0,8628 toccato nella seduta precedente.