Investing.com - Le borse europee segnano il massimo di due mesi questo martedì, nella speranza che l’economia della zona euro possa aver toccato il fondo dopo il brusco rallentamento della fine dello scorso anno.
L’indice composito dei direttori acquisti di IHS Markit per la zona euro è salito per la prima volta in quattro mesi a gennaio, con una lettura di 51 che indica un’economia in espansione all’inizio dell’anno.
Alle 05:00 ET (10.00 GMT), l’indice Euro Stoxx 50 sale dello 0,8% a 3.189,35, mentre il britannico FTSE 100 balza dell’1,1% e il tedesco Dax 30 è in salita dello 0,9%.
In testa troviamo le malconce banche italiane, sotto pressione da mesi con il paese entrato in recessione, che minaccia di far aumentare la montagna di crediti inesigibili. Sebbene non ci sia stato alcun chiaro fattore scatenante nelle notizie di oggi, ci sono speculazioni secondo cui il recente collasso della piccola Carige possa accelerare il consolidamento del settore.
Nel corso della giornata, Intesa SanPaolo, la principale banca del paese, pubblicherà i report sugli utili del quarto trimestre da cui dovrebbero emergere solidi guadagni nel portafoglio bond. I bond italiani sono schizzati a dicembre, passando inosservati ai mercati azionari, preoccupati per lo scontro commerciale USA-Cina. Unicredit (MI:CRDI), Banco Bpm SpA (MI:BAMI) e UBI Banca (MI:UBI) hanno seguito al rialzo l’esempio di Intesa questa mattina.
Intanto, BP (LON:BP) trascina in salita l’indice britannico FTSE 100 con un’impennata dei profitti e dei ricavi, compreso l’enorme contributo del colosso petrolifero russo Rosneft (LON:ROSNq), di cui possiede una partecipazione del 18%.
Restano indietro i produttori di chip, dopo l’aggiornamento deludente della tedesca Infineon (DE:IFXGn) che ha pesato anche sulla rivale STMicroelectronics (PA:STM).