NICOSIA (Reuters) - Il governo greco-cipriota ha detto oggi che i negoziati di pace per l'isola mediterranea divisa in due rischiano di essere vanificati dall'opposizione della Turchia alle esplorazioni per la ricerca di gas al largo della costa meridionale.
Il governo di Nicosia, che gode del riconoscimeto internazionale - a differenza di quello turco-cirpiota nel nord dell'isola - ha concesso licenze a diverse aziende multinazionali per la ricerca di idrocarburi, ed Eni dispone già di una piattaforma di trivellazione in uno dei siti interessati.
Funzionari dell'amministrazione greco-cipriota hanno detto che Ankara ha emesso un avviso marittimo sulla presenza, dal 20 ottobre, di una nave di rilevazione sismica nella stessa zona dove sorge la piattaforma Eni.
La Turchia, che sostiene il governo turco-cipriota, non riconosce la giurisdizione di Nicosia sull'area di esplorazione.
"Consideriamo questo sviluppo particolarmente serio", ha detto il ministro degli Esteri cipriota Ioannis Kasoulides durante una conferenza stampa a Nicosia.
La zona in cui Eni sta lavorando rientra nell'area economica esclusiva di Cipro, riconosciuta a livello internazionale - ma non dalla Turchia - come area marittima cipriota.
Cipro, che fa parte della Ue, è particolarmente interessato allo sviluppo delle proprie riserve di gas offshore come potenziale fonte di entrata economica, dopo essere stata costretta a ricorrere all'aiuto finanzario internazionale a inizio 2013.
Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha già avvertito che l'opposizione ai progetti di trivellazione potrebbe comportare un'interruzione nei negoziati di pace, iniziati nel febbraio scorso. Il ministro Kasoulides ha detto che il governo sta valutando possibili risposte diplomatiche e legali, ma non è entrato nei particolari.
Cipro è divisa dal 1974, quando la Turchia invase l'isola a sdeguito di un tentativo di colpo di Stato ispirato dalla Grecia.
Un'azienda statunitense, Noble, ha scoperto un giacimento a sud di Cipro verso la fine del 2011, stimato in 5 miliardi di metri cubi.
Anche la francese Total ha ottenuto una concessione da Cipro.
Il governo greco-cipriota afferma che gli eventuali benefici economici dell'estrazione di idrocarburi verrebbero condivisi con i turco-ciprioti, nel caso di un accordo di pace.
(Michele Kambas)
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