LONDRA (Reuters) - I derivati sul Brent viaggiano in ribasso, scontando i timori di rallentamento dell'economia globale che mettono in secondo pianoi tagli all'offerta annunciati questa settimana dai principali esportatori di greggio, Arabia Saudita e Russia.
Intorno alle 11,40 il futures Brent è in calo dello 0,41%, a 75,94 dollari il barile, dopo il rialzo di 1,6 dollari della seduta di ieri.
Il contratto West Texas Intermediate è in rialzo di 1,91%, dopo la pausa di ieri sul mercato Usa chiuso l'Independence Day. Nella seduta odierna sembra essersi ridotto lo spread tra i benchmark, con il Wti che ha recuperato i guadagni del Brent del giorno precedente.
Le più recenti indagini Pmi sulle imprese hanno mostrato un crollo dell'attività industriale globale, a riflesso della debolezza della domanda in Cina e in Europa.
L'indice sul settore privato diffuso oggi ha mostrato che l'attività dei servizi in Cina in giugno si è espansa al ritmo più lento degli ultimi cinque mesi, a causa dell'indebolimento della domanda che ha pesato sullo slancio della ripresa post-pandemia.
L'Arabia Saudita, primo esportatore di greggio al mondo, ha annunciato lunedì che amplierà i tagli alla produzione di 1 milione di barili al giorno fino ad agosto. La Russia e l'Algeria, nel frattempo, ridurranno i livelli di produzione ed esportazione di agosto rispettivamente di 500.000 e 20.000 barili al giorno.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Alessia Pé)