di Matthew Green e Alexandra Valencia e Simon Jessop
LONDRA/QUITO (Reuters) - Banche europee che si dichiarano impegnate nella lotta al cambiamento climatico sono accusate di avere due pesi e due misure dai gruppi indigeni locali in Ecuador dopo che, secondo un rapporto, svolgerebbero un ruolo di rilievo nel commercio di petrolio proveniente dalla foresta amazzonica.
Stand.earth e Amazon (NASDAQ:AMZN) Watch hanno citato ING, Credit Suisse, Natixis, BNP Paribas, UBS e Rabobank come i maggiori finanziatori delle spedizioni di greggio ecuadoriano per cirvca 10 miliardi di dollari verso le raffinerie statunitensi nel corso dell'ultimo decennio.
Tutte le banche menzionate, dopo aver consultato il rapporto, hanno rimandato agli impegni presi a favore dell'ambiente, tra cui l'adesione all'Accordo climatico di Parigi del 2015, la protezione delle foreste e il sostegno degli obiettivi delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Ma le comunità indigene che si oppongono ai piani del settore petrolifero di espandersi ulteriormente nei loro territori hanno detto che qualsiasi banca che sostiene il commercio proveniente dall'Amazzonia è complice delle crescenti minacce alla più grande foresta pluviale del mondo.
"Le banche usano due pesi e due misure", ha detto a Reuters Marlon Vargas, presidente della Confederazione delle nazionalità indigene dell'Amazzonia ecuadoriana. "Devastare l'Amazzonia significa devastare la vita stessa".
Estesa su nove paesi in Sud America, la Foresta amazzonica è alle prese con incendi sempre più gravi e frequenti e con abbattimenti per attività agricole ed estrattive. Tra il 15% e il 17% dell'originale foresta è stato distrutto, per lo più negli anni Settanta, secondo gli scienziati.
La Foresta amazzonica ha un ruolo chiave nel regolare il clima della Terra attraverso l'assorbimento di anidride carbonica, uno dei gas serra responsabili del riscaldamento globale. Gli scienziati segnalano che ulteriori danni alla Foresta amazzonica potrebbero spingerla oltre un punto di non ritorno, trasformandola in uno dei maggiori emettitori di Co2.