Investing.com - I future del greggio hanno chiuso in salita lo scorso venerdì dopo il crollo di quasi il 5% segnato nella settimana precedente, mentre gli operatori continuano a seguire gli sviluppi sui tagli alla produzione dai paesi OPEC e non OPEC.
Il U greggio USA West Texas Intermediate con consegna a luglio è salito di 90 centesimi, o dell’1,2%, a 49,80 dollari al barile venerdì. Precedentemente aveva toccato il minimo di due settimane di 48,18 dollari.
Sulla settimana il greggio di New York ha visto un calo del 2%, con un crollo giornaliero del 4,8% segnato giovedì.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a luglio è salito di 69 centesimi a 52,15 dollari al barile alla chiusura degli scambi di venerdì, dopo aver toccato 50,71, il minimo dal 12 maggio.
Sulla settimana il greggio Brent di Londra ha visto un calo di 1,70 dollari o del 2,7%.
I prezzi sono scesi bruscamente dopo che l’OPEC ha deciso di prolungare i tagli alla produzione per ulteriori nove mesi.
La decisione ha deluso i trader che speravano in un prolungamento maggiore o in un aumento dell’entità dei tagli.
A novembre dello scorso anno, l’OPEC e altri produttori tra cui la Russia hanno accettato di ridurre la produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno.
Finora i tagli implementati hanno influito poco sui livelli delle scorte, per via di un aumento della produzione di petrolio di scisto negli USA e per l’aumento della produzione nei paesi non aderenti come la Libia.
Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito di {{ecl-1652||2 unità, a 722}. Si è trattato del diciannovesimo aumento settimanale consecutivo.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a giugno sono in salita di 3,3 centesimi, o del 2,1%, a 1,642 dollari al gallone. Sulla settimana i future hanno chiuso in calo dello 0,6%.
Il combustibile da riscaldamento è salito di 1,2 centesimi, a 1,563 dollari al gallone. Sulla settimana i future hanno chiuso in calo dell’1,2%.
I future del gas naturale a giugno sono in salita di 3,5 centesimi, a 3,310 dollari per milione di BTU, in salita dell’1,1% sulla seduta, ma in calo dello 0,6% sulla settimana.
Questa settimana, l’attenzione degli operatori sarà concentrata sui dati di mercoledì e giovedì sulle scorte USA alla ricerca di nuove indicazioni sull’andamento della domanda e delle scorte nel principale consumatore mondiale.
I report saranno pubblicati con un giorno di ritardo a causa della chiusura festiva di lunedì per il Memorial Day.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 29 maggio
Negli USA i marcati saranno chusi per il Memorial Day.
Mercoledì 31 maggio
L’American Petroleum Institute pubblicherà il report settimanale sulle scorte di greggio.
Giovedì 1 giugno
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale sulle scorte di greggio e benzina.
Il governo USA rilascerà il report settimanale sulle scorte di gas naturale.
Venerdì 2 giugno
Baker Hughes rilascerà i dati settimanali sul numero degli impianti di estrazione attivi negli Stati Uniti.