Investing.com - I prezzi dell’oro continuano a scendere e raggiungono il minimo delle ultime due settimane questo giovedì, dal momento che gli investitori attendono gli importanti dati economici USA nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e sul futuro della politica monetaria.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono scambiati a 1.236,70 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,15%.
I prezzi dell’oro sono precedentemente scesi al minimo della seduta di 1.231,30 dollari l’oncia troy, il minimo dal 10 gennaio.
Il contratto di febbraio ieri è sceso dello 0,26%, o di 3,20 dollari, a 1.238,60 dollari l’oncia troy. I futures troveranno supporto a 1.227,00 dollari l’oncia troy, il minimo dal 10 gennaio e resistenza a 1.262,00 dollari, il massimo dal 21 gennaio.
Intanto, l’argento con consegna a marzo è in calo dello 0,25% a 19,78 dollari l’oncia troy. I prezzi Comex dell’argento hanno precedentemente toccato il minimo giornaliero di 19,64 dollari l’oncia troy, minimo dal 10 gennaio.
Il contratto di marzo ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,16% a 19,83 dollari l’oncia troy.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nonché il report del settore privato sulle vendite di case esistenti.
I prezzi dell’oro e dell’argento sono andati sotto pressione nelle ultime sedute tra le aspettative di una riduzione a 65 miliardi di dollari dagli attuali 75 miliardi del programma di allentamento monetario della Federal Reserve durante il vertice che si concluderà il 29 gennaio.
Pesano inoltre i timori per un calo della domanda da parte della Cina. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di lingotti.
Sul Comex, i futures del rame con consegna a marzo sono in calo dello 0,5% a 3,320 dollari la libbra.
I dati rilasciati oggi hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti per il settore manifatturiero in Cina, il primo indicatore dell’attività industriale del paese, è sceso al minimo degli ultimi sei mesi di 49,6 a gennaio, da una lettura finale di 50,5 a dicembre.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio sono scambiati a 1.236,70 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,15%.
I prezzi dell’oro sono precedentemente scesi al minimo della seduta di 1.231,30 dollari l’oncia troy, il minimo dal 10 gennaio.
Il contratto di febbraio ieri è sceso dello 0,26%, o di 3,20 dollari, a 1.238,60 dollari l’oncia troy. I futures troveranno supporto a 1.227,00 dollari l’oncia troy, il minimo dal 10 gennaio e resistenza a 1.262,00 dollari, il massimo dal 21 gennaio.
Intanto, l’argento con consegna a marzo è in calo dello 0,25% a 19,78 dollari l’oncia troy. I prezzi Comex dell’argento hanno precedentemente toccato il minimo giornaliero di 19,64 dollari l’oncia troy, minimo dal 10 gennaio.
Il contratto di marzo ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,16% a 19,83 dollari l’oncia troy.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nonché il report del settore privato sulle vendite di case esistenti.
I prezzi dell’oro e dell’argento sono andati sotto pressione nelle ultime sedute tra le aspettative di una riduzione a 65 miliardi di dollari dagli attuali 75 miliardi del programma di allentamento monetario della Federal Reserve durante il vertice che si concluderà il 29 gennaio.
Pesano inoltre i timori per un calo della domanda da parte della Cina. La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di lingotti.
Sul Comex, i futures del rame con consegna a marzo sono in calo dello 0,5% a 3,320 dollari la libbra.
I dati rilasciati oggi hanno mostrato che l’indice HSBC Flash dei direttori acquisti per il settore manifatturiero in Cina, il primo indicatore dell’attività industriale del paese, è sceso al minimo degli ultimi sei mesi di 49,6 a gennaio, da una lettura finale di 50,5 a dicembre.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, col 40% della richiesta globale lo scorso anno.