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Goldman Sachs prevede un aumento del 21% dei rendimenti delle materie prime nel prossimo anno

EditorRachael Rajan
Pubblicato 13.11.2023, 14:56
Aggiornato 13.11.2023, 14:56
© Reuters.

Goldman Sachs (NYSE:GS) ha previsto un aumento del 21% dei rendimenti delle materie prime nel corso del prossimo anno, grazie alla combinazione di prezzi spot più elevati, politiche monetarie più accomodanti e un panorama economico in miglioramento. La previsione si inserisce in un contesto di preoccupazioni per la recessione e di significativi venti di coda strutturali che potrebbero offrire sostanziali rendimenti di carry.

Le prospettive della banca d'investimento suggeriscono che le materie prime potrebbero beneficiare del loro valore di copertura contro i rischi geopolitici dell'offerta, soprattutto per quanto riguarda l'energia e i metalli industriali. Nonostante un leggero calo dell'indice S&P GSCI Commodity quest'anno, l'energia e i metalli industriali dovrebbero registrare rendimenti rispettivamente del 31% e del 17,8% circa.

Gli analisti di Goldman Sachs hanno sottolineato che la disinflazione di fondo è un segno che i rialzi dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve statunitense e della Banca Centrale Europea potrebbero essere prossimi alla fine. Questo cambiamento dovrebbe allentare la pressione sulla crescita del PIL e stimolare la domanda di materie prime. Inoltre, si prevede che la diminuzione delle scorte di petrolio, determinata dall'OPEC, e la crescente domanda di metalli verdi da parte della Cina rafforzino ulteriormente i mercati delle materie prime.

In scenari di crescita inferiore alle attese, l'energia e l'oro sono considerati un valore di copertura contro gli shock negativi dell'offerta che potrebbero colpire altre classi di attività. Sebbene Goldman Sachs preveda una ripresa dei prezzi del petrolio grazie alla continua resistenza della domanda, ha rivisto al ribasso la previsione del prezzo medio del Brent per il 2024 a 92 dollari al barile da 98 dollari. Questa revisione tiene conto del potenziale impatto di un quarto trimestre più caldo e dell'aumento dell'offerta di petrolio.

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In prospettiva, Goldman Sachs prevede una forte contrazione delle scorte di rame e alluminio intorno alla metà del decennio, che probabilmente farà salire i prezzi a partire dalla seconda metà del 2024. L'analisi della società indica che queste materie prime giocheranno un ruolo cruciale negli anni a venire, con il cambiamento dei modelli di domanda e l'evoluzione delle dinamiche dell'offerta.

Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.

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